AgenPress – La bandiera americana è stata abbassata stamattina al consolato degli Stati Uniti a Chengdu, tre giorni dopo l’annuncio della sua chiusura da parte di Pechino, che ha preso il controllo, secondo le immagini trasmesse dalla televisione cinese.
“Alle 10 del 27 luglio (le 4 in Italia), in base alla richiesta della parte cinese, il consolato a Chengdu è stato chiuso. Poi le autorità cinesi sono entrate dall’ingresso principale prendendone il controllo”, ha riferito l’Ufficio diplomatico del ministero degli Esteri cinese sul suo sito web. Washington aveva ordinato di chiudere il consolato cinese di Houston, in Texas.
Le operazioni di smobilitazione si sono intensificate nella notte con l’ingresso nel compound, ad esempio, di almeno 5 camion per il trasporto pesante che hanno caricato pesanti container o grandi casse di legno, mentre all’ esterno è stata rimossa con l’ausilio di scalpello e martello la targa del consolato Usa.
Le decine di milioni di spettatori delle dirette streaming dei media locali e i numerosi curiosi in attesa davanti alla struttura hanno seguito “un momento storico”, ma sono rimasti delusi perché non hanno assistito alla versione americana dei documenti bruciati nel cortile, come invece è accaduto a Houston dopo la notifica di chiusura della sede consolare: le immagini imbarazzanti erano diventate virali, generando forti critiche su un comportamento inopportuno anche sui social media in mandarino.
I media, invece, hanno rimarcato come a Chengdu i funzionari cinesi siano entrati nell’edificio ormai evacuato dall’ingresso principale e non da uno secondario come fatto a parti invertite a Houston, secondo le accuse avanzate alla parte Usa, anche con l’ausilio di attrezzi da scasso.