AgenPress – Sono 18 le persone arrestate a Roma dalla Gdf perché coinvolte, a vario titolo, nell’indagine sul racket delle autorizzazioni per il commercio su strada con il coinvolgimento di pubblici ufficiali, imprenditori e sindacalisti. Tra le persone arrestate, anche l’allora responsabile degli Uffici ‘Disciplina’ e ‘Rotazioni’ del Dipartimento Attività Produttive del Comune di Roma e un suo diretto collaboratore, quattro esponenti di un’associazione sindacale di categoria – tra cui Mario e Dino Tredicine, della storica famiglia nota per la sua attività nel settore del commercio ambulante della Capitale – ed un gruppo di sette imprenditori e commercianti.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, rivelazione del segreto d’ufficio, estorsione, abusiva attività finanziaria, usura e autoriciclaggio.
Secondo le indagini, le persone arrestate avrebbero gestito, a scopo di illecito arricchimento, le autorizzazioni amministrative per l’esercizio di attività commerciali su aree pubbliche e le numerose postazioni presenti nella Capitale nel settore del commercio ambulante, avvalendosi di condotte intimidatorie, minacce e violenze per ottenere indebite somme di denaro.
Diverse le utilità ricevute dai pubblici ufficiali e gli incaricati di pubblico servizio per le attività illecite: denaro contante, ripetuti pranzi o cene, capi di abbigliamento griffati e abbonamenti annuali per assistere a partite del campionato di calcio di Serie A. Contestate anche ipotesi di usura con prestiti tra i 2 e i 5 mila euro e l’applicazione di tassi d’interesse annui superiori anche al 500%.