Presidente Conte, se vuole provare a fare ripartire questo Paese dica a Cdp e ai suoi del governo di smetterla di giocare con il mercato perché la credibilità persa non si recupera. Chi lo spiega a un risparmiatore italiano che ha investito su Aspi che i suoi soldi vanno in fumo perché c’è un problema di manleva che Cdp non è in grado neppure di quantificare?
AgenPress. Speriamo che quelli che ancora ragionano nel governo, a partire dal Presidente Conte, capiscano una volta per tutte che aiutare Cassa Depositi e Prestiti a fare la voce grossa con i Benetton dopo che non ne ha azzeccata una può servire, forse, tatticamente, ma solo fino a quando non mette definitivamente in gioco la credibilità nel mondo dell’Italia e di chi la governa pro tempore.
Che cosa ci vuole a capire una volta per tutte e senza tentennamenti dal mattino alla sera che il 70% di Atlantia, la holding di controllo di Autostrade per l’Italia (Aspi), è in mano a fondi esteri ma anche investitori privati italiani e che i primi e soprattutto i secondi hanno investito i loro capitali in una società che ritenevano tranquilla? Che lo hanno fatto convinti tutti di farlo in un Paese che non è di certo il Venezuela, che conosce e rispetta le regole del mercato, non che ne fa strame per incapacità tecniche dei negoziatori o per un populismo di ritorno di pezzi rilevanti della sua compagine di governo.
Chi lo spiega a un risparmiatore italiano che ha messo cinquanta/centomila euro su Atlantia che questi suoi soldi vanno in fumo perché c’è un problema di manleva che Cdp non è in grado neppure di quantificare quasi che in Italia non operino le assicurazioni e le clausole di salvaguardia?
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