Roma. Casamonica, 6 arresti: usura ed estorsioni. Gip, popolazione vive nella paura

AgenPress – Arrestati dalla polizia sei appartenenti al clan Casamonica/Di Silvio. L’operazione è coordinata dalla locale Procura Distrettuale Antimafia. Agenti del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Roma e del commissariato Romanina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Roma nei confronti dei sei, ritenuti responsabili a vario titolo di estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria e spaccio di sostanze stupefacenti.

Tra i destinatari del provvedimento di oggi c’è anche Enrico Di Silvio, già condannato in via definitiva nell’ambito del procedimento penale relativo alla vicenda del Roxy bar. A quanto reso noto l’operazione è frutto dell’attività d’indagine svolta dopo l’aggressione avvenuta il 1° aprile 2018 nel bar alla periferia di Roma. Gli investigatori avrebbero accertato una serie di soprusi subiti nel corso del tempo dai gestori dell’esercizio commerciale, e una reiterata attività intimidatoria per convincere le vittime a non presentare o ritirare la denuncia nei loro confronti.

“Emerge con tutta evidenza il clima di paura in cui versa la popolazione del quartiere Romanina e la difficoltà da parte delle forze dell’ordine di avviare e portare a termine indagini che spesso non possono compiutamente svilupparsi dati i timori delle vittime di ritorsioni da parte dei componenti della famiglia”, si legge in un passaggio dell’ordinanza cautalare del gip di Roma.

Nel provvedimento sono citati anche i verbali di alcune vittime del clan. “Dall’ultima consegna di denaro, essendo ormai distrutto psicologicamente e moralmente, trovandomi in uno stato di soggezione tale da avere paura di camminare nel quartiere e di frequentare anche luoghi pubblici – fa mettere a verbale un soggetto vessato dal gruppo attivo nella zona est di Roma -e i negozi tra le vie della borgata, ho deciso di non rispondere più alle chiamate di Ivana (Casamonica, ndr.)”.

 

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