Agenpress – “In piena crisi da pandemia avremmo bisogno di poterci fidare della politica e della scienza” invece “i messaggi della politica sono contradditori e della scienza si parla come del calcio al bar. In questo modo si genera solo sfiducia”.
Lo afferma il fondatore dell’Istituto Mario Negri Silvio Garattini in una intervista al Corriere della Sera, chiedendo che “i dati sui risultati vengano resi pubblici. Con i vaccini deve esserci anche la fiducia della gente”.
Per Garattini “è arrivato il momento di uscire dal dualismo tra salute ed economia”, la proposta è “un ripensamento del sistema sanitario e una rivoluzione culturale che parta dalla scuola, dall’insegnamento della scienza come educazione alla vita. Bisogna considerare la malattia un fallimento. Una sanità in equilibrio tra medicina ospedaliera e medicina del territorio, con molta più ricerca e prevenzione. La prevenzione – sottolinea – è un investimento. Costa poco e rende tantissimo. Il mercato della sanità tende a produrre cose che servono alla malattie, mentre la buona sanità tende ad evitarlo”.
Sulla sanità “bisogna ragionare in termini di riserva disponibile, come si fa con la Difesa: un esercito in campo per garantire la pace, un investimento il cui tornaconto è quello di non doversi attivare”.
Garattini qualche giorno fa aveva dichiarato che “le industrie stanno facendo dei comunicati che non sono molto positivi perché danno l’impressione alla gente che ci sia una specie di gara e questo non può generare fiducia. Bisogna che pubblichino i dati e poi potremo dire la nostra, sono relativamente ottimista, sono favorevole a farmi vaccinare ma voglio vedere i dati naturalmente, senza vedere i dati è impossibile dare un giudizio”.