Bimba morta per una sfida su Tik Tok. I suoi organi salveranno 4 bambini

AgenPress – “Abbiamo scelto di dire si alla donazione perché nostra figlia avrebbe detto ‘si, fatelo’. Era una bambina generosa. E visto che non possiamo averla più con noi, abbiamo ritenuto giusto aiutare altre persone”, ancora sotto choc, i genitori di Antonella Sicomero, la  piccola di 10 anni morta soffocata ieri a Palermo.

Subito dopo aver saputo dai medici che non c’era più nulla da fare e che era stata dichiarata la morte cerebrale della bambina, hanno acconsentito all’espianto degli organi. Il prelievo è stato fatto all’ospedale dei Bambini: il fegato, che è stato diviso a metà e destinato a due piccoli pazienti, i reni e il pancreas. “In questo momento di grande dolore – dice il coordinatore del Centro regionale trapianti, Giorgio Battaglia – esprimo ai familiari il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. A distanza di pochi giorni dal sì alla donazione espresso da una mamma nello straziante dolore della perdita della figlia, oggi abbiamo avuto un altro esempio della grande generosità e solidarietà di due splendidi genitori che hanno permesso di salvare altri quattro bambini”.

La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo e si è attivata anche quella dei minori: viene ipotizzato il reato di istigazione al suicidio. Gli inquirenti stanno cercando riscontri anche sul cellulare per verificare se e come la bambina possa avere avuto la possibilità di partecipare alla sfida social, se abbia registrato un video o ne abbia visionato e abbia tentato di emulare qualcun altro. La bimba mercoledì sera era stata portata dai genitori in ospedale in condizioni gravissime dopo essersi strangolata con una cintura

La procura di Palermo e la Procura dei Minori, che indagano per istigazione al suicidio a carico di ignoti, hanno disposto l’autopsia. L’esame si svolgerà domani all’istituto di Medicina Legale del Policlinico. La bambina aveva diversi profili su FB e Tick-Tok e col telefonino, che è stato sequestrato e dal quale gli inquirenti contano di acquisire elementi importanti per comprendere cosa sia accaduto, potrebbe essere stato registrato il video degli ultimi istanti di vita della bambina che sarebbe poi dovuto finire sul social cinese come prova della partecipazione alla sfida. Oggi uno striscione è stato appeso al balcone dell’istituto comprensivo statale Perez Calcutta in via Maqueda, nel centro storico di Palermo, frequentato dalla bambina. “Ciao, per anni ti abbiamo tenuto per mano, ora ti terremo nel cuore” c’era scritto.

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