AgenPress – “In Congo parole come pace, salute, istruzione, sono un privilegio per pochissimi, e oggi la Repubblica Democratica del Congo è assetata di pace, dopo tre guerre durate un ventennio”.
Lo aveva l’ambasciatore Luca Attanasio a Camerota (Salerno) il 12 ottobre scorso, in occasione del ricevimento del premio internazionale “Nassiriya per la pace”, consegnato dalla locale associazione culturale “Elaia”.
“Quella dell’ambasciatore è una missione, a volte anche pericolosa, ma abbiamo il dovere di dare l’esempio”.
“Il nostro ruolo, il ruolo dell’ambasciata, è stare vicino agli italiani, un migliaio in tutto, per la maggior parte missionari e qualche laico, che vivono tutti insieme condividendo il destino degli abitanti congolesi”, sottolineava.
“Io e mia moglie viviamo in Congo con tutta la famiglia, tre bambini piccoli. Qualcuno si stupisce di questa scelta, soprattutto per i rischi che comporta, ma è nostro dovere dare l’esempio”.
Attanasio era nato nel 1977 a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza. Lascia la madre, la moglie e tre figlie piccole. Era presidente onorario dell’associazione Mama Sofia, fondata a Kinshasa dalla moglie Zakia Seddiki per occuparsi di bambini e donne in difficoltà. Insieme avevano ricevuto a novembre il Premio Nassirya per la Pace 2020. A Limbiate, il sindaco Antonio Romeo ha disposto le bandiere a mezz’asta in segno di lutto. “Il Sindaco, l’Amministrazione comunale e tutta la città di Limbiate esprimono alla famiglia e ai cari di Luca il proprio profondo e sincero cordoglio. Un concittadino esempio per molti e soprattutto un giovane ragazzo che amava Limbiate”, si legge sulla pagina Facebook del Comune.