AgenPress – La donna di 41 anni fermata dai carabinieri con l’ipotesi di omicidio volontario nei confronti della figlia di 2 anni, trovata morta la scorsa notte accanto a lei nel letto, a Cisliano (Milano) aveva denunciato il marito tre volte. Lo ha confermato la Procura di Pavia. La donna è il marito, dopo essersi lasciati, erano al centro di una controversa vicenda di denunce e controdenunce. Nell’ultimo post su Facebook, la donna criticava le forze dell’ordine per aver “ridicolizzato” la sua storia.
“Denunciate donne. Siete comunque giudicate da un mondo omertoso a coprire gli orrori. Solo da morte verrete chiamate vittime. Altrimenti siete solo delle povere pazze”, si legge nel suo ultimo post, che racconta di una separazione difficile fatta di violenze e tradimenti, di denunce e controdenunce, con al centro anche la piccola. Due ore prima dunque della telefonata con cui avvisava l’uomo: la bambina “non c’è più”.
L’autopsia sul corpo della bimba sarà eseguita domani per stabilire esattamente come la bambina sia morta, forse soffocata, in quanto non presentava segni evidenti di violenza. La madre aveva delle ferite alle braccia che si è procurata con un’arma da taglio. La donna aveva avuto due figli da un precedente matrimonio e i bambini erano in affidamento congiunto, a settimane alterne, con l’ex marito.