AgenPress – “Dispiace per chi non ha capito che questo è il momento di unire e non di dividere. Ma non sono particolarmente preoccupato: queste divisioni fatte nel Palazzo storicamente non portano risultati. Basti pensare a Renzi, ad Alfano, a Verdini”.
Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, in un’intervista a Repubblica commenta il passaggio di una dozzina di
“Martedì Fi sarà al vertice, parleremo con Salvini e Meloni. E ci saranno anche i rappresentanti delle forze minori, fra cui Toti che come capo di ‘Cambiamo!’ veniva già prima. Tanto poi a giudicare saranno gli elettori. Senza Berlusconi non esiste l’ala moderata del centrodestra”.
Per il senatore Francesco Giro, “Coraggio Italia può erodere voti. Hanno azzeccato il nome. Hanno sostantivizzato. Berlusconi che è un genio della comunicazione e quindi della politica e delle sue dinamiche rispetto ai processi di convincimento dell’opinione pubblica, a me diceva spesso che il progetto del Partito della Libertà stentava a decollare anche perché il suo nome veniva ridotto a sigla, un acronimo impersonale e astratto, mentre in politica deve prevalere sempre il concreto all’astratto. Forza Italia deve il suo successo anche al nome, un’esatta rappresentazione dell’intuizione politica di Berlusconi. In questo senso Brugnaro ha azzeccato il nome. Poi ha ragione Tajani: dividere non serve. I due si conoscono e si apprezzano: si parlino e in fretta”.