Vaccinazioni nel Lazio non si fermano nonostante l’attacco hacker

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AgenPress. Ancora bloccate le prenotazioni per il vaccino nella regione Lazio a causa dell’attacco hacker che ha colpito i sistemi informatici regionali e che sembra partito dall’estero.
Tutto ciò ha comportato il fermo delle prenotazioni e anche un rallentamento di tutto il sistema collegato alla gestione delle somministrazioni dei vaccini.
“La campagna di vaccinazione non si ferma – afferma l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – e nella giornata di ieri sono stati somministrati 50mila vaccini, nonostante il più grave attacco informatico subito”.
“Fino al 13 agosto ci sono oltre 500mila cittadini che hanno la loro prenotazione e possono recarsi nei centri di somministrazione nella data e nell’orario indicato in precedenza”, e i tecnici, spiega D’Amato, sono “al lavoro per riattivare in sicurezza anche le nuove prenotazioni e nessun dato è stato trafugato. Siamo in contatto costante con la struttura commissariale per garantire agli utenti che si vaccinano di avere il green pass secondo le consuete modalità”.
Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha chiesto informazioni.
“Nel Paese e anche in Europa c’è debolezza per la sicurezza informatica. – dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni – Non a caso il Governo crea una agenzia ad hoc, non solo per il Covid ma anche per i dati di persone, aziende gestiti da sistemi informatici. Oggi questo fa parte della sicurezza di un Paese; anche il Pnrr deve andare in quella direzione per garantire la sicurezza del Paese”.
Per Fedriga, la “situazione va monitorata e protetta”, e non è escluso che situazioni come quella in corso possano “comportare rallentamenti nella campagna vaccinale”. E’ un attacco “molto più grave che in altri settori, una responsabilità molto grave e pericolosa”.
Fedriga si augura quindi che “la comunità internazionale intervenga”, e parla di “una nuova forma di ricatti ai Paesi, ai sistemi pubblici. Anche in questo caso c’è chi vuole in modo illegale e pericoloso cercare di sottrarre risorse per arricchirsi”.
Il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani commenta: “Ad oggi noi abbiamo investito molto sulla sicurezza, però quello che è avvenuto in Lazio mi preoccupa. Ormai c’è una impostazione seriale, lo abbiamo visto anche negli Stati Uniti. Quindi faremo di tutto per implementare questa sicurezza. Siamo chiaramente in allerta e investiremo per garantire la massima sicurezza”.
Per il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, “non c’è dubbio che di fronte agli attacchi hacker criminali che stiamo ricevendo il segnale piu’ importante da dare e’ di non interrompere le attivita’ istituzionali di questo nostro ente”.
“La soluzione e’ molto complessa – spiega Zingaretti – La societa’ Lazio Crea ci comunica che le banche dati della sanita’ sono in sicurezza e cioe’ salvati e puliti rispetto all’attacco, cosi’ come altri dati delicatissimi. Approfitto per scusarmi con tutti i cittadini, ma abbiamo subito un attacco criminale come non mai nella storia della nostra Repubblica”.
“Stiamo difendendo in queste ore la nostra comunità da questi attacchi di stampo terroristico. Il Lazio è vittima di un’offensiva criminosa, la più grave mai avvenuta sul nostro territorio nazionale”, dichiara  sempre il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “gli attacchi sono ancora in corso. La situazione è molto seria e molto grave”.
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