AgenPress – Il nuovo governo a Kabul proteggerà i diritti delle donne all’istruzione e al lavoro e “l’onore degli afgani è al sicuro”, compresi quelli che hanno lavorato per “stranieri” in passato. Le donne possono continuare a lavorare, se sono giornaliste praticamente ora stanno continuando il lavoro, se sono insegnanti vanno a scuola”.
Lo ha detto il portavoce dei talebani Suhail Shaheen in un’intervista alla Cgtn Europe, il canale europeo in lingua inglese della tv statale cinese Cctv. I rapporti internazionali sulla violenza contro le donne “non sono corretti. Non c’è alcuna sottomissione, alle donne è permesso continuare il loro lavoro se sono giornaliste, praticamente ora stanno continuando il loro lavoro. Se sono insegnanti, vanno a scuola”. Interrogato sulla disperazione di migliaia persone riservatesi all’aeroporto di Kabul, il portavoce ha osservato che molti erano stati fuorviati dalle voci che suggerivano che sarebbero stati in grado di stabilirsi nel Regno Unito o negli Stati Uniti se si fossero imbarcati su un volo.
Shaheen ha poi affermato che l’avanzata in Afghanistan è una “rivolta popolare contro un’amministrazione imposta” e la comunità internazionale dovrebbe “rispettare la volontà del popolo afghano”.
Di contro arriva una accusa arriva da Shabnam Khan Dawran, anchorwoman della Rta (la Radio Televisione afghana), affermando che Talebani non le consentono di entrare in ufficio. Lo stesso ha fatto Khadija, un’altra giornalista della Rta.
“Volevo tornare al lavoro, ma purtroppo non me lo permettono – ha affermato Dawran – Mi hanno detto che il regime è cambiato e non posso lavorare”. Anche Khadija ha denunciato di essere andata in ufficio, “ma non mi hanno fatto entrare”. E, ha continuato, è accaduto lo stesso ad “altri colleghi”. “Abbiamo parlato con il nostro nuovo direttore che è stato nominato dai Talebani – ha aggiunto, precisando che il movimento avrebbe fatto sapere che prenderà presto una decisione – C’è stata modifica nei programmi, trasmettono i programmi che vogliono loro e non ci sono conduttrici e giornaliste donne”.