AgenPress – I sindacati “hanno fatto un grande errore” su vaccini, Green pass e altre misure di sicurezza per la ripartenza delle imprese e il ministro del Lavoro, per quel decreto anti-delocalizzazioni che sembra nascondere un “intento punitivo” verso le aziende.
Lo dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi al del Meeting di Cl, tornato in presenza dopo un’edizione semi-virtuale causa pandemia.
“Sono rimasto colpito di fronte alla possibilità di sedersi a un tavolo e dare una via al Paese” e non averlo fatto, alla possibilità di “rispondere alle due grandi incognite: la salute e le riforme. Abbiamo fallito e mi ci metto anche io ma – attacca – i sindacati hanno fatto un grande errore. Potevamo costruire quello che i nostri padri hanno fatto con la polio, non abbiamo tempo da perdere”.
L’interruzione di un dialogo tra parti sociali, ha proseguito, “ha sorpreso molto anche me. Sono rimasto molto perplesso dall’ atteggiamento di alcuni corpi sociali. Pensavo che sull’onda del momento drammatico vissuto, più di 128.000 morti nel nostro Paese” ci fosse una interlocuzione visto come “nel momento di difficoltà abbiamo tenuto insieme il Paese, ci siamo seduti intorno a un tavolo”.
Cosa, secondo Bonomi ancora possibile, sulla scia delle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, proprio dal palco del Meeting di Rimini, ha sottolineato Bonomi, “ha usato parole importanti, non scelte a caso, e ha parlato di valorizzare i corpi sociali e di dovere sociale”.
Quindi, ha argomentato “sono pronto anche adesso, come lo ero ieri, ad accordarmi con i sindacati per un protocollo sui vaccini in azienda”. Anche perché, ha scandito, su questo tema “è troppo facile rimandare la lattina alla politica. C’è una differenza di posizione tra i partiti che difficilmente potrà farci arrivare a una legge. Ma possiamo sederci a un tavolo oggi stesso. Come corpi intermedi abbiamo una grande responsabilità: anche in Confindustria forse non tutti sono d’accordo ma io preferisco un associato in meno e fare quello che davvero serve al Paese”.
“Abbiamo davanti due passaggi importanti: le amministrative in grandi città e dal 3 agosto il semestre bianco. I distinguo dei partiti sono già iniziati. Sono molto preoccupato che l’azione del governo sulle riforme sia rallentata da una maggioranza eterogenea”, conclude.
“Noi – spiega Bonomi – abbiamo riforme importantissime da fare. Non dico che è l’ultima spiaggia, ma abbiamo oggi un’occasione storica se vogliamo creare uno Stato moderno, efficiente e inclusivo”.
Rilevando che Confindustria “non dà mai giudizi al governo ma ai singoli provvedimenti”, Bonomi aggiunge: “A Draghi riconosco di aver accelerato una campagna vaccinale fondamentale. Ora porti avanti le riforme. Su questo i corpi intermedi hanno un valore fondamentale”.
Bonomi ha attaccato anche il ministro Orlando e il sottosegretario Todde che “pensano di colpire con un dl le imprese sull’onda dell’emotività di due o tre casi che hanno ben altra origine e su cui dobbiamo intervenire”.
“Dobbiamo pagare di più e meglio giovani e donne – ha affermato -. E’ un processo culturale che dobbiamo portare avanti per costruire l’idea di comunità larga ed inclusiva”.
“Nonostante i numeri dicano che non c’è stato un picco” nelle morti sul lavoro, “anche un solo morto non possiamo accettarlo. Si possono istituire in ogni azienda delle commissioni paritetiche sui temi della sicurezza”, ha detto ancora il presidente di Confindustria. “Io – spiega – devo sapere ex ante se un sistema di sicurezza su un macchinario è stato disattivato. Sono pronto domani mattina a firmare sulla partecipazione dei dipendenti alla sicurezza. La mia responsabilità rispetto al Paese viene prima di qualsiasi altra cosa”, conclude.