AgenPress – No del Parlamento europeo allo stop generalizzato della somministrazione agli animali di antibiotici per gli esseri umani. Il Parlamento europeo ha respinto un’obiezione a un atto delegato adottato dalla Commissione e dagli Stati membri, che definisce i criteri con cui, in un momento successivo, saranno stilate liste di antimicrobici il cui uso sugli animali sarà sottoposto a restrizioni perché da riservare al trattamento di infezioni nell’uomo.
I Verdi, che hanno proposto l’obiezione, consideravano invece necessario applicare un principio di divieto generale, con una lista di eccezioni. Se la mozione fosse stata approvata, tuttavia, le regole in vigore non sarebbero cambiate. La Commissione europea sarebbe stata semplicemente costretta a ritirare l’atto legislativo e a presentarne un altro. Il rigetto della mozione spiana invece la strada alle modifiche legislative proposte dall’Esecutivo Ue, vale a dire restrizioni basate su criteri comuni.
“Il Parlamento Europeo dimostra con questo voto di credere nella strategia per la lotta all’antimicrobico resistenza delineata dalla Commissione Europea con il contributo delle evidenze scientifiche”, commenta il presidente dell’Anmvi Marco Melosi. Il voto di ieri sera, aggiunge, “rappresenta un approccio regolatorio ma non proibitivo” ed “è “il riconoscimento da parte dell’Europarlamento dei progressi fatti in campo veterinario per ridurre il consumo di antimicrobici e per un utilizzo razionale sotto lo stretto controllo del medico veterinario prescrittore”. La mozione, prosegue, “risentiva di un approccio anti-scientifico e contrario allo spirito one health, oltre che viziato da pregiudiziali insensibili a situazioni di grave pericolo per gli animali affetti da infezioni batteriche gravi e potenzialmente letali”.