AgenPress. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentatré onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia.
Il Presidente Mattarella ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà al Palazzo del Quirinale il 29 novembre 2021 alle ore 11.00 e riguarderà gli insigniti del 2020.
Ecco l’elenco (2021) e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato:
Stefano Caccavari, 33 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo innovativo contributo rivolto alla valorizzazione del patrimonio territoriale in Calabria”
Giovane imprenditore appassionato di tecnologia e natura. Già nel 2014, per difendere il piccolo comune di San Floro (CZ) dalla creazione di un impianto di discarica, aveva avviato l’Orto di Famiglia di San Floro, un progetto agricolo di custodia del territorio dove le famiglie di tutta la provincia possono avere un piccolo orto già avviato e raccogliere le proprie verdure biologiche.
Un anno dopo ha lanciato un appello su Facebook per “salvare l’ultimo mulino a pietra della Calabria”. Il post è diventato virale e in 90 giorni sono stati raccolti, attraverso il crowdfunding, finanziamenti da tutto il mondo. È nata così l’azienda agricola Mulinum, che, oltre ad essere uno dei più importanti casi di crowdfunding nel settore agricolo italiano, è diventata un modello agricolo di valorizzazione delle tipicità del territorio (mantiene intatta tutta la filiera dei grani antichi) imitato a livello nazionale e internazionale.
Dopo il primo Mulinum a San Floro, nel 2019 sono stati realizzati il Mulinum Buonconvento in Toscana, e il Mulinum Mesagne in Puglia.
Attraverso l’azienda Mulinum, Stefano si è fatto spesso promotore di iniziative di solidarietà e di raccolta fondi per beneficenza. È il caso, ad esempio, della festa dei girasoli con la quale, negli ultimi anni, sono stati raccolti finanziamenti a favore di Croce Rossa Italiana, Protezione Civile e Caritas.
Enrico Capo, 92 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo teorico ed esperienziale nell’approfondimento e studio delle politiche connesse al servizio sociale”
Pensionato, già assistente sociale. Ha iniziato la sua esperienza nel servizio sociale minorenni, unità sperimentale del Ministero Grazia e Giustizia, operando nelle borgate abusive a favore di giovani in condizioni di disagio e miseria. In seguito, ha maturato diverse esperienze in enti pubblici e privati in Italia e in missioni all’estero come ricercatore.
A questa attività esperienziale ha affiancato l’insegnamento nella Università Cattolica e nella Università LUMSA di Roma.
Attualmente è componente del Comitato direttivo della Fondazione LABOS (Laboratorio per le Politiche Sociali).
È autore di numerose pubblicazioni su Sociologia, Educazione degli adulti ed Educazione permanente, Servizio sociale, Scautismo. L’ultimo libro, edito Aracne nel 2020, “Dalla culla alla tomba”.
Raffaele Capperi, 27 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo impegno in prima persona nella sensibilizzazione contro il bullismo e le discriminazioni”
Operaio. Affetto dalla sindrome di Treacher-Collins. Nel corso degli anni ha subito sette interventi al viso e ha vissuto la condizione di non udente fino ai 19 anni quando ha potuto utilizzare uno specifico apparecchio acustico.
Da bambino è stato bullizzato e isolato; oggi ha trovato il coraggio di esporsi e usa i social per combattere l’odio e le discriminazioni di cui è stato vittima.
Marina Cianfarini, 28 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo creativo e originale contributo nel sostegno ai piccoli pazienti ospedalieri”
Sette anni fa ha iniziato un percorso di volontariato presso il reparto di oncologia del Bambin Gesù di Roma: vestita da fatina racconta favole, scritte da lei, ai piccoli malati. Esperienza che poi ha proseguito anche in altri ospedali a Napoli, Bari, Salerno, Milano, Monza.
Nel 2015 ha raccolto le favole nel libro “Cuore di fata”. Con un linguaggio semplice, ha creato un mondo di piccoli animali che si misurano con valori come l’amicizia e la solidarietà.
Ha collaborato con “Insieme per i diritti dei nostri figli”, associazione che ha lo scopo di fornire un supporto alle famiglie che si confrontano quotidianamente con la disabilità, realizzando opuscoli i cui proventi sono stati devoluti alla stessa associazione.
Attualmente presta la sua opera presso la Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Gemelli di Roma in qualità di volontaria-fatina. E ancora, presso la “Casa di Davide”, struttura che ospita i genitori dei piccoli ricoverati, si dedica all’accoglienza e alla permanenza degli ospiti.
Giancarlo Dell’Amico, 91 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’altruismo e la sensibilità mostrata in occasione della prima campagna di vaccinazione anti Covid-19”
Pensionato, fino a 86 anni ha continuato a lavorare per la sua azienda di commercio del marmo. Nel marzo 2021, quando era il suo turno per la vaccinazione anti Covid-19, dopo aver letto sulla Nazione l’appello di una madre di un ragazzo disabile che chiedeva di poter essere vaccinata per scongiurare il rischio di contagiare il figlio, ha chiamato il giornale e offerto alla donna la sua dose di vaccino.
Ha commentato: “A maggio compio 91 anni, sto bene, sono sazio di vita, non ho paura e aspettare non mi costa nulla. Allora perché non offrire il mio vaccino a una mamma disperata che ne ha più bisogno di me? Non ho fatto nulla di speciale”.
Il signor Dell’Amico e la madre alla quale aveva offerto la sua dose si sono vaccinati nello stesso giorno, nel marzo 2021.
Daniela Di Fiore, 51 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la passione, la professionalità e la sensibilità con cui svolge il servizio di insegnamento a favore dei piccoli ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma”
Dal 2010 è professoressa della Scuola in Ospedale: insegna italiano e storia ai ragazzi delle superiori ricoverati nella sezione ospedaliera del Policlinico Agostino Gemelli di Roma.
Nella sua esperienza ha conosciuto circa 400 ragazzi malati di tumore che, anche attraverso i libri di scuola, testimoniavano la loro voglia di vivere.
È autrice, con Roberto Ormanni, del libro “Ragazzi con la bandana” e, con Gabriele Manzo, di “Storie di incredibile felicità”. Racconta il cancro attraverso gli occhi di questi tenaci studenti. Il ricavato della vendita dei libri viene devoluto ad Agop (Associazione genitori oncologia pediatrica) Onlus per il progetto “La casa a colori”, una struttura di accoglienza per i piccoli pazienti del Gemelli e le loro famiglie.
Inizialmente pensava che non si sarebbe fermata nella scuola in ospedale per più di un anno ma nel corso del tempo ha cambiato programmi. Come lei stessa spiega: “sono rimasta, perché questi ragazzi mi hanno insegnato il senso della vita, la pazienza, il coraggio. Quando un alunno ti manda un sms alle 6 di mattina, chiedendoti di arrivare un po’ prima così potrà fare lezione prima della radioterapia, non puoi non pensare che siano loro a insegnare a te il modo più bello di stare al mondo”.
Maria Teresa D’Oronzio, 64 anni, e Michele Lupo, 70 anni, Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il loro impegno nel miglioramento della condizione dei piccoli malati onco-ematologici in Basilicata”
Genitori di Gian Franco che nel maggio del 2003 muore a 11 anni colpito da una leucemia linfoblastica acuta.
Nel 2005, con il sostegno degli amici, fondano l’associazione Gian Franco Lupo -“Un sorriso alla vita”. Obiettivo ultimo dell’associazione è migliorare la condizione dei piccoli malati onco-ematologici in Basilicata. Tale desiderio nasce dall’esperienza personale: dopo otto mesi di cura a Gian Franco presso il Policlinico di Bari, si erano dovuti trasferire nel centro di ematologia pediatrica di Monza aggiungendo “alla sofferenza provocata dalla malattia, il distacco dagli affetti”.
Con il contributo dell’associazione sono stati finanziati, nel corso degli anni, un laboratorio di biologia cellulare presso l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e due camere sterili presso l’Istituto di Ricerca di Rionero in Vulture (PZ).
Mamadou Fall, 39 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto per difendere una donna da una violenta aggressione”
Cittadino senegalese, è a Follonica dal 2006. Nel luglio scorso è intervenuto in soccorso di una donna che, mentre rientrava in casa con i due nipoti minorenni, è stata violentemente aggredita con un martello da un uomo con problemi psichiatrici. Quando ha visto la vittima gravemente ferita si è gettato sull’aggressore bloccandolo e contribuendo al suo arresto.
Michele Farina, 57 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo generoso e appassionato impegno a favore della tutela della dignità e dei diritti dei malati di Alzheimer”
Giornalista del Corriere della Sera. Ripercorrendo la storia della malattia di sua madre, ha scritto il libro “Quando andiamo a casa?” in cui racconta “l’Italia dell’Alzheimer” attraverso le vicende di pazienti, famiglie, operatori, ricercatori, strutture, associazioni.
Ha fondato l’associazione “Alzheimer Fest” (a Milano) con l’obiettivo di rappresentare tutte quelle realtà legate alla cura dell’Alzheimer e di sollecitare riflessioni sulla dignità e sui diritti dei malati. L’Associazione organizza ogni anno l’Alzheimer Fest, una “festa nazionale dell’Alzheimer” con spazi di dialogo, informazione, scambi di esperienze. Racconta Farina: “non si festeggia la malattia ma le persone che vivono con essa. Non c’è un intento offensivo ma neppure bonariamente consolatorio. Se si fa festa vuol dire che ogni giorno, oltre ad avere la sua proverbiale pena, deve anche poter dare alle persone la libertà di continuare a vivere e stare con gli altri”.
Mohamed Ali Hassan, 39 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il senso civico dimostrato in occasione della restituzione di una ingente somma di denaro”
Cittadino somalo, vive e lavora come collaboratore domestico a Vibo Valentia. Sposato e padre di sei figli.
Mentre si recava insieme alla figlia alla caserma dei carabinieri per una denuncia di smarrimento documenti, ha trovato per terra un portafoglio con cinquemila euro. Controllati i documenti e rinvenuta quindi l’identità del proprietario – una donna residente in un paese vicino – decide di recarsi dalla donna a restituirlo.
A missione compiuta, rifiuta anche la ricompensa offerta dalla proprietaria.
Giuseppe Lavalle, 78 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua preziosa e generosa opera di assistenza e supporto ai ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Nisida. “
Da circa 40 anni svolge il suo servizio di cuoco per l’Istituto Penale per Minorenni di Nisida (Napoli).
“Zio Peppe” – come viene chiamato – è un punto di riferimento, rispettato e amato dai ragazzi di Nisida. In numerose occasioni, insieme alla moglie, ha offerto ospitalità accogliendo nella sua famiglia giovani italiani o stranieri che avessero bisogno di una particolare attenzione.
Negli ultimi anni è stato anche il promotore di una iniziativa di solidarietà a favore dei senza fissa dimora assistiti dalla Comunità Sant’Egidio: insieme ad alcuni ragazzi di Nisida, autorizzati dalla magistratura, con l’aiuto della moglie e della figlia prepara e distribuisce centinaia di pasti.
Astutillo Malgioglio, 63 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo costante e coraggioso impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia.”
Ex portiere di calcio. Ha giocato per Brescia, Pistoiese, la Roma di Nils Liedholm finalista di Coppa Campioni e di Eriksson, Lazio e Inter di Trapattoni con cui ha vinto scudetto e coppa UEFA, per terminare all’Atalanta.
Ha fondato l’associazione “ERA 77” per il recupero motorio dei bambini affetti da distrofia, chiusa nel 2001 per carenza di fondi. Oggi è testimonial in iniziative benefiche, sviluppa progetti di sport terapia e continua a battersi per l’integrazione nello sport fra disabili e normodotati.
Nel 1977, diciannovenne, visitando un centro per disabili nel Bresciano, sente di doversi impegnare per i meno fortunati. Insieme alla moglie Raffaella, fonda a Piacenza l’Associazione ‘ERA 77’ dedicandosi ai bambini distrofici. Con l’ingaggio da calciatore, realizza una palestra per fornire un servizio gratuito di attività motoria. Da allora non ha mai smesso, tenendo sempre caro nel cuore quello stimolo ad impegnarsi per il prossimo, nato durante la sua esperienza a Brescia.
Mauro Mascetti, 48 anni e Giovanni Lo Dato, 70 anni, rispettivamente Cavaliere e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il loro lucido e tempestivo intervento nel mettere in salvo un gruppo di ragazzi minacciati dal divampare di un incendio.”
Mascetti è un autista del Comitato della Croce Rossa di Como e Lo Dato un volontario dell’oratorio della Parrocchia di Lipomo (CO).
Il 13 luglio 2021, in qualità rispettivamente di autista e di accompagnatore di gruppi parrocchiali, si trovavano su un pullman del Comitato della Croce Rossa con a bordo 24 ragazzi diretti a Livigno per un campo estivo.
Mascetti si è accorto che, a seguito dell’esplosione di una gomma, il veicolo aveva preso fuoco e che l’incendio si stava propagando rapidamente. Ha valutato, con prontezza e lucidità, che sarebbe stato troppo rischioso arrivare con il mezzo alla fine della galleria che stavano percorrendo e, insieme a Lo Dato, hanno fatto scendere i ragazzi dal pullman portandoli in salvo al di fuori del tunnel.
Matteo Mazzarotto, 62 anni, e Ivana Perri, 55 anni, Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la loro dedizione all’inclusione e al sostegno per il dopo di noi delle persone con gravi disabilità cognitive-sensoriali”
Matteo e Ivana sono stati tra i fondatori (e oggi rivestono i ruoli rispettivamente di Vice Presidente e membro del Consiglio di Amministrazione) della comunità “Il Carro di Roma”, una casa-famiglia che accoglie persone con disabilità cognitive-sensoriali gravi e gravissime. Una delle prime case famiglia nate nella Capitale.
Racconta Matteo: “Nel 1990 abbiamo fondato questa realtà partendo dalla nostra voglia di vita condivisa, dall’idea di fare qualcosa per gli altri. Allora i disabili psichici con scarsa o nessuna autonomia, se non rimanevano in casa, erano destinati a un futuro fatto di istituto. Se non a un ospedale psichiatrico”.
Matteo e Ivana, da oltre 20 anni, sono gli animatori della casa e vivono stabilmente in loco con la loro famiglia (le loro tre figlie sono cresciute all’interno della comunità).
Gaspare Morgante, 59 anni, e Laura Terdossi 56 anni, Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la loro originale iniziativa di solidarietà nei confronti di quanti vivono condizioni di solitudine e isolamento”
Titolari della libreria “Ubik” di Trieste. Nel dicembre 2020 Gaspare e Laura hanno deciso di diffondere, attraverso i profili social, un’iniziativa di “lettura al telefono” per fare compagnia a quanti vivono in condizioni di solitudine, soprattutto anziani. La libreria mette a disposizione i volumi e, per chi vuole, anche la linea telefonica, sette giorni su sette.
Hanno raccontato: “l’iniziativa che abbiamo voluto adottare risponde alla nostra visione solidale del mondo, al valore civile della letteratura. Ci sono rapporti umani da difendere, e così è nata l’idea di chiamare a raccolta i volontari che hanno voglia di condividere con noi questo modo di stare a fianco delle persone sole”.
Andrea Mucci, 23 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo fantasioso contributo nella promozione della cultura dell’accessibilità”
Studente in Scienze della comunicazione. A causa di problemi di mobilità agli arti inferiori è costretto ad usare, per i suoi spostamenti, la carrozzina o lo scooterino elettrico. Desideroso di muoversi in autonomia nella sua città, Andrea ha dovuto scontrarsi da subito con i problemi legati alle barriere architettoniche e, al fine di sensibilizzare sul tema, nel 2016 ha fondato il blog “Contro ogni barriera – Firenze accessibile”.
Attraverso il blog e i social, si è reso disponibile a dar voce alle segnalazioni dei cittadini in un costante e costruttivo dialogo con l’Amministrazione cittadina. Il progetto “#mollaloscivolo” è stato presentato da Andrea stesso in alcune aziende e scuole della sua città “per diffondere sempre più un’etica del rispetto e dell’attenzione all’altro”. Il suo impegno ha trovato eco anche su quotidiani locali e nazionali.
Ha rappresentato la necessità di dare vita a una cultura dell’accessibilità perché, come lui stesso ha dichiarato, “l’accessibilità non è un regalo per i più svantaggiati ma un diritto di tutti”. Al tema dell’accessibilità e in particolare alla sfida di “Comunicare i diritti”, Andrea ha dedicato anche la sua tesi di laurea triennale.
Maria Teresa Nardello, 77 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua preziosa opera di promozione e tutela del diritto all’istruzione per i bambini in Sierra Leone”
Pensionata, ha insegnato lettere nella scuola media di Marano Vicentino e di Schio. Da 18 anni vive a Lakka, periferia di Freetown, capitale della Sierra Leone, dove già Padre Giuseppe “Bepi” Berton, suo conterraneo, missionario saveriano in Sierra Leone dal 1971, aveva operato a favore di disabili, bambini-soldato, orfani e famiglie che non potevano tornare nei villaggi distrutti.
Nel 2011, con l’aiuto di molti benefattori vicentini, ha fondato la St. Catherine School (dal nome di sua madre) per bambini dai 3 ai 12 anni, e l’associazione Carry, riconosciuta dalle autorità della Sierra Leone, che accolgono anche alunni con problemi psico-fisici e sostengono economicamente i figli di famiglie bisognose.
Valeria e Federica Pace, 32 anni, Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la loro testimonianza e il loro impegno nella creazione di una rete di sostegno reciproco e confronto per i pazienti affetti da malattie rare in Sicilia”
Sorelle gemelle, nel 2010 scoprono di essere affette da una malattia rara, la miopatia GNE.
Dopo lo sconforto iniziale, hanno deciso di mettersi a servizio di chi si trova nella loro stessa condizione. Nel 2012 è nata “Gli equilibristi HIBM Onlus” – di cui sono Presidente (Valeria) e Vice Presidente (Federica) – che ha come missione formare una rete di pazienti affetti da miopatia, promuovendo un vicendevole sostegno e un confronto attivo. Valeria, che è anche coordinatrice della prima rete di associazioni di malattie rare in Sicilia, ha commentato: “è necessario che tutte le persone affette da Miopatia GNE capiscano che possono avere una seconda possibilità. Che mostrarsi, uscire dal proprio nascondiglio, parlare della propria malattia, scriverne, li aiuterà ad avere più coraggio”.
Martina Pigliapoco, 26 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il coraggio e la sensibilità dimostrate nell’esercizio delle sue funzioni”
Carabiniera in servizio presso la Stazione Carabinieri di San Vito di Cadore (BL). La mattina del 4 ottobre 2021, allertata dalla centrale operativa, si è recata nelle vicinanze di un ponte tibetano, a Perarolo, dove era stata segnalata la presenza di una persona che aveva scavalcato la ringhiera per gettarsi nel vuoto. La carabiniera, percorsa una parte del ponte, si è seduta a distanza e ha cercato di dialogare con la donna. La conversazione è durata circa tre ore e alla fine del confronto la signora ha desistito dall’intento suicida ed ha abbracciato Martina.
Walter Rista, 77 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la professionalità e la generosità dimostrate nella promozione di percorsi di risocializzazione per i detenuti”
Ex giocatore di rugby. Vestì la maglia della nazionale negli anni 1968-70. Presidente dell’associazione Onlus “Ovale oltre le sbarre” promotrice del progetto “Il Rugby nelle carceri”.
Quasi trenta anni fa, in occasione di una trasferta in Argentina per rappresentare l’Italia in una manifestazione sportiva, ebbe un incidente stradale con un pullman che trasportava detenuti. Rimase impressionato dalla loro condizione e, una volta andato in pensione, maturò il desiderio di fare qualcosa per contribuire a migliorare la qualità della vita dei carcerati.
Nel 2009 conobbe Pietro Buffa che dirigeva il carcere di Torino, e insieme cominciarono a sperimentare il rugby nel penitenziario. Nel 2011-12 la squadra “La Drole” fu la prima squadra formata da detenuti e iscritta ad un campionato federale (la C2), con deroghe da parte della Federazione, dal momento che le partite devono essere giocate tutte in casa.
Oggi il rugby è praticato in diversi Istituti di Pena sul territorio nazionale con lo scopo di contribuire, attraverso l’applicazione delle regole e dei valori del rugby, alla risocializzazione del detenuto.
Gabriele Salvadori, 46 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo decisivo intervento di primo soccorso ad un’atleta caduta in un dirupo durante una gara ciclistica”.
Vigile del fuoco, coordinatore in servizio presso il Comando di Livorno. Nel maggio scorso, era fra i partecipanti della competizione internazionale di mountain bike “Granfondo Costa degli Etruschi Epic” a Bibbona (LI).
Quando Ylenia Colpo, un’altra concorrente, è caduta in un dirupo riportando gravi ferite, Gabriele, nonostante gli scarsi mezzi sanitari in suo possesso, l’ha soccorsa e assistita tamponando le ferite e mantenendola sveglia. Il vigile del fuoco ha provveduto inoltre a facilitare le operazioni di soccorso indicando il punto esatto dove intervenire e fornendo le coordinate all’elisoccorso che giungeva per il trasferimento in ospedale.
Giandonato Salvia, 32 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo nella promozione di un uso sociale delle nuove tecnologie”.
Giovane economista di ispirazione cattolica. Nel 2019 è stato finalista, con il progetto dell’applicazione per smartphone TUCUM, al Primo Festival dell’Economia Civile. Nello stesso anno è stato pubblicato il suo saggio “Economia sospesa – il Vangelo (è) ingegnoso” in cui spiega la genesi dell’applicazione TUCUM che di fatto teorizza e realizza l’economia sospesa traendo spunto dal famoso caffè sospeso di Napoli.
L’applicazione permette alle persone in difficoltà di ritirare ciò di cui hanno bisogno presso una rete di partner del progetto (negozi, farmacie, artigiani, liberi professionisti). Obiettivo è quello di favorire la coesione sociale, l’identità collettiva, “lo sviluppo di una economia di prossimità”.
Fa parte del comitato organizzatore dell’evento “Economy of Francesco”, voluto dal Santo Padre.
Maria Vittoria Sebastiani, 86 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’impegno, di tutta una vita, a favore della promozione della cultura del dialogo e dell’incontro”.
Appassionata di letteratura e mediazione culturale. Ha insegnato sia nelle scuole secondarie, sia all’Università, in Italia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
Da tre anni tiene lezioni di italiano a cittadini stranieri nello spazio autogestito di Casetta Rossa presso il parco Cavallo Pazzo del quartiere Garbatella di Roma.
Commenta: “Dobbiamo cambiare impostazione, passare dal concetto di accoglienza a quello di incontro”.
Carmelo Sella, 69 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua fattiva collaborazione per la costruzione di un oratorio per i bambini di un villaggio senegalese”.
Muratore in pensione, ha sei figli e cinque nipoti. Ha cominciato a lavorare già molto piccolo nella fornace del padre Agostino dove, dagli anni Trenta, si realizzavano tegole di argilla.
Nel gennaio 2021, a un anno dalla sua pensione, a seguito della richiesta da parte del nipote Agostino, Presidente dell’associazione “Don Bosco 2000”, ha deciso di partire per il Senegal con i volontari dell’associazione per costruire un oratorio per i bambini di un villaggio nella savana, nella Regione Tambacounda.
Mariangela Tarì, 47 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua preziosa, intensa e appassionata testimonianza delle difficoltà quotidiane legate alla condizione di caregiver familiare”
Insegnante di sostegno. Madre di Sofia, bambina disabile, e di Bruno, colpito a 5 anni da un tumore al cervello.
È autrice del libro “Il precipizio dell’amore” che trae origine da una lettera pubblicata sulla prima pagina de La Repubblica nel 2018, prima testimonianza pubblica della vita della sua famiglia e di quanti condividono il compito di prendersi cura: i caregivers. Racconta anni di lotta quotidiana contro la malattia, la burocrazia e il continuo esercizio “di forzare la felicità”. Ma comunica anche la spinta a farsi promotori di qualcosa di importante. Si legge: “Il dolore è come l’amore, è una potenza creatrice”. Con questo spirito ha fondato l’associazione di promozione sociale “La Casa di Sofia” (a cui è devoluto il ricavato del libro) che si occupa di migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità o gravemente malati attraverso la terapia ricreativa. È impegnata nella sensibilizzazione sulla condizione dei caregivers e sul tema del ‘dopo di noi’. Ha scritto: “siamo circondati da persone che nascondono nella loro borsa dei pannolini arrotolati, questa è una storia grande che riguarda tutti… Il mio desiderio, la ragione per cui ho scritto questo libro, è di riuscire almeno un poco a trasformare un ragionamento astratto in una sensazione (…). Se, una volta spento il faro, la sensazione rimasta sarà di empatia, allora qualcosa di buono sarà stato fatto, perché la cura più importante di tutte è solo la relazione tra le persone. Le regole del gioco le si cambia stando insieme, stando in ascolto”.
Sulla questione del ‘dopo di noi’ stigmatizza: “alla politica chiedo di non portarmi a pregare che mia figlia muoia un secondo prima di me”.
Stefano Tavilla, 56 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo impegno nella divulgazione e informazione sul tema dei disturbi del comportamento alimentare”
Padre di Giulia, morta nel 2011 all’età di 17 anni per cause derivanti dalla bulimia di cui soffriva da tempo. Poco dopo la scomparsa della figlia ha fondato a Pieve Ligure, l’associazione “Mi nutro di vita – associazione per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare”, di cui è rappresentante legale, per contribuire ad un’opera di sensibilizzazione rispetto ai disturbi del comportamento alimentare, aiutare le famiglie che affrontano queste problematiche, favorire i contatti fra associazioni di scopo similare al fine di creare una rete di collaborazione anche con le strutture di cura.
Al suo impegno si deve l’istituzione della Giornata del “Fiocchetto lilla” per i disturbi alimentari, il 15 marzo 2018.
Annamaria Valzasina, 59 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua encomiabile dedizione all’insegnamento e alla formazione dei giovani studenti”
Maestra elementare. Malata di cancro, pur di non trascurare la sua classe in vista della fine del percorso di scuola elementare, ha nascosto la malattia agli studenti e organizzato le terapie chemioterapiche nei momenti di pausa dal lavoro.
Una ex alunna dell’Istituto Comprensivo “Antonio Rosmini” di Bollate ha scritto al Presidente Mattarella per raccontare l’impegno della sua insegnante.
Cristina Zambonini, 35 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo esempio di forza d’animo e per l’appassionato contributo nella promozione della cultura del dono”
Conosciuta come “la ragazza dei tre cuori”. Nel 2006, a diciannove anni, a causa di una cardiomiopatia dilatativa fulminante, viene inserita in lista per un trapianto cardiaco che avverrà un mese più tardi a Bergamo. Dieci anni dopo il trapianto, nel 2016, in seguito ad un grave rigetto cronico deve tornare in lista e affrontare un secondo trapianto cardiaco.
Nel 2017 fonda, insieme a sei amiche, “Cuori 3.0 onlus” per sostenere coloro che sono in attesa di un trapianto o hanno vissuto questo percorso. Racconta: “abbiamo cercato di fare sensibilizzazione in modo leggero, parlando di donazione dove non te lo aspetti, in un concerto, in una festa, in una mostra d’arte, con leggerezza perché la drammaticità della donazione è già implicita in sé”.
Collabora attivamente con molte altre onlus, tra cui AIDO, ACTI, ADMO, AVIS e con il Centro Nazionale Trapianti.