AgenPress – Selene Pagliarello, l’infermiera di 30 trovata senza vita tra le macerie di Ravanusa, insieme al marito Giuseppe Carmina non abitavano nella palazzina crollata. Erano andati a trovare i genitori di lui prima del parto quando li hanno sorpresi il boato e l’esplosione che hanno squarciato un intero quartiere, lasciandoli sotto le macerie di via Trilussa insieme al figlio non ancora nato.
La donna era al nono mese di gravidanza e aveva previsto per mercoledì il ricovero in ospedale per il parto. Il padre è rimasto per 36 ore nei pressi del luogo dell’esplosione, in attesa di notizie. Questa mattina ogni speranza è andata perduta. Era lei uno dei quattro corpi ritrovati senza vita dal cane dei Vigili del fuoco.
La morte di Selene ha colpito tutti. Il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, la ricorda così: “Abbiamo sperato fino all’ultimo momento per Selene, non perché gli altri non fossero importanti ma questa ragazza è diventata un po’ la figlia di tutti e purtroppo la cosa è andata male”. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento Giuseppe Merendino non si dà pace.
“Il suo ritrovamento, assieme al marito e al suocero, ha generato molta tristezza. Aspettava un bambino che doveva nascere tra pochi giorni, era la persona che avremmo voluto trovare ancora viva”.
“Purtroppo solamente il primo giorno, nelle prime ore, siamo riusciti a recuperare vive due donne – aggiunge – erano dentro l’edificio che è crollato, ma si trovavano tra i due piani, in delle aree dove si è mantenuta una bolla d’aria, e questa è stata la loro fortuna”.
Un messaggio per Selene arriva via Twitter dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche che piange la collega: “Apprendiamo con profondo dolore da Ravanusa questa notizia che colpisce l’intera comunità infermieristica. Ringraziamo tutte le forze in campo che si stanno ancora adoperando nelle operazioni di soccorso.