Giorlandino (pres. Artemisia): “Troppi errori di comunicazione su vaccini e tamponi”

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AgenPress. Mariastella Giorlandino, presidente di Artemisia Onlus, sostiene come nella comunicazione sui vaccini e in modo particolare sui vari tipi di tampone si siano commessi troppi errori, favorendo la diffusione del contagio.


Quale la causa di una così rapida diffusione del virus in questi giorni?

«Essendo presenti sul territorio, in modo capillare con la mia rete di centri, abbiamo potuto constatare che purtroppo a causa di informazioni confuse e poco chiare si è verificato l’aumento dei casi positivi, anche nei soggetti vaccinati con seconda e terza dose. La causa di una diffusione così veloce del Covid è dovuta principalmente a una scarsa conoscenza di quelli che sono i vari test e di quando vanno fatti».

Come si è comportata la sua rete di fronte a tali mancanze?

«Al contrario, a tutta la nostra clientela, abbiamo cercato di dare con chiarezza informazioni perché la popolazione ancora non ha capito i tempi in cui bisogna effettuare i vari controlli. Se si ha un contatto con una persona positiva l’unico test valido è il molecolare, che può essere effettuato solo dai laboratori autorizzati o dalle sedi autorizzate dall’Asl. Bisogna ribadire il seguente concetto: tampone molecolare entro il quinto giorno dal contatto con la persona positiva, prima non c’è nulla ! Se si è contratto il virus il tampone qualitativo antigenico dà risultati all’ottava giornata e va verificato con il molecolare! Dal quinto all’ottavo giorno si può infettare ed essere inconsapevoli perché i sintomi compaiono tra l’ottava e la nona giornata. Il tampone antigenico quantitativo è più attendibile del tampone qualitativo perché viene effettuato dai laboratori autorizzati e rende valori esatti, considerando che sono letti da un microbiologo. Prima del quinto giorno non c’è nulla che possa dire se si è venuti a contatto con il virus o meno».

Cosa avete verificato sulle persone che vi chiamavano?

«Molte di esse subito dopo il contatto con il virus spesso sono andati nelle farmacie a effettuare l’antigenico. Quest’ultimo dà risposte molto approssimative e poco certe. La mia preoccupazione, quindi, è che tutte le persone che hanno fatto gli antigenici in questi giorni, sentendosi protette, purtroppo possono avere il virus, non essersene accorte e favorire la diffusione».

Cosa è accaduto, a suo parere, negli ultimi giorni?

«Sono state fatte tante feste, incontri di auguri nei quali è stato chiesto semplicemente se si aveva il tampone o meno. Non si è tenuto conto, però, che anche l’individuo che aveva effettuato un tampone antigenico poteva aver coltivato dentro di sé il virus ed essere diffusore. Desidero, pertanto, che i media, i giornali, il ministero della Salute spieghino le modalità di diffusione del Covid, delle nuove varianti e soprattutto chiariscano come l’unico tampone in grado di dare risposte esaustive sia quello molecolare».

Dove può essere svolto?

«Solo presso i laboratori perché deve essere effettuato da microbiologo, ma certamente dà una sicurezza maggiore rispetto a quella che può dare l’antigenico e soprattutto permette di sapere se c’è un virus che si è messo in movimento nel corpo della persona. Speriamo, pertanto, che dopo le feste, nonostante il grande numero di coloro che hanno effettuato e stanno effettuando tamponi antigenici, non ci sia un ulteriore incremento del virus».

Come fare?

«La giusta informazione può tutelarci. Mantenere alta l’attenzione anche nell’incontrare i propri parenti, specialmente se anziani, può evitare problemi. Anche chi si è vaccinato, con le nuove varianti, può contrarre il virus e diffonderlo. Chi dice altro commette un errore».

Cosa pensa di quanto sostenuto dai virologi?

«Basta con i virologi, tra l’altro tutti contro tutti. Serve una sola informazione e chiara. Altrimenti si genera confusione. I mass media, pertanto, hanno grandi responsabilità. Troppe cose sono state inventate, mentre alle persone bisognava dare certezza, chiarezza e perché no un poco di serietà perché è giusto sdrammatizzare, ma show e canzoni inutili potevano essere evitati. Invito, pertanto, chiunque, avesse dei dubbi a recarsi presso i laboratori, che sono l’unico luogo dove si effettuano verifiche che permettono realmente di trascorrere giornate serene».

Lo dichiara al quotidiano online SprayNews.it Mariastella Giorlandino, presidente di Artemisia Onlus.

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