AgenPress – “La Russia cessa di essere membro del Consiglio d’Europa a partire da oggi, dopo 26 anni dall’adesione”. Lo ha stabilito il comitato dei ministri, presieduto dall’Italia, nel corso di una riunione straordinaria.
Una fonte del Consiglio d’Europa ha spiegato che con la decisione presa oggi, il comitato dei ministri, presieduto dall’Italia, ha voluto servirsi della procedura d’espulsione prevista dall’articolo 8 dello statuto dell’organizzazione, e già messa in moto giorni fa. La decisione è stata presa tenendo conto non solo della volontà espressa ieri all’unanimità dall’assemblea parlamentare, ma anche perché dopo la notificazione giunta da Mosca sulla sua decisione di ritirarsi, non c’era motivo di prolungare la convivenza “con un Paese che ha deciso di non far più parte del Consiglio d’Europa”.
Se il comitato dei ministri non avesse utilizzato la procedura d’espulsione, il divorzio con la Russia avrebbe potuto essere consumato in base a quanto previsto dall’articolo 7, che stabilisce tra l’altro che uno Stato che notifichi il suo ritiro lasci formalmente l’organizzazione alla fine dell’anno. Il comitato dei ministri si riunirà lunedì prossimo per decidere sui molteplici aspetti giuridici e finanziari legati all’espulsione della Russia. Intanto la bandiera russa è stata ammainata e non sventola più insieme a quelle degli altri 46 Stati membri davanti all’entrata principale del Consiglio d’Europa.