AgenPress – Cuba ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso dopo che i cubani hanno votato a favore di un codice di famiglia che aumenta la protezione delle minoranze sull’isola, ha annunciato lunedì il Consiglio elettorale nazionale del paese.
Il nuovo codice di famiglia estende una maggiore protezione a donne, bambini e anziani, oltre a consentire alle coppie LGBTQ di sposarsi e adottare bambini.
Circa due terzi della popolazione ha votato per approvare le riforme in un nuovo Codice della famiglia, che consentirà anche la maternità surrogata e darà alle coppie gay il diritto di adottare bambini.
Segna un grande momento per Cuba, che ha visto i gay perseguitati e mandati nei campi di lavoro negli anni ’60 e ’70.
Tuttavia, c’è stata una significativa opposizione alle riforme tra gruppi religiosi e conservatori.
Per decenni, le persone LGBTQ a Cuba hanno subito discriminazioni ufficiali sull’isola gestita dai comunisti. All’inizio degli anni ’60, dopo che Fidel Castro prese il potere, molti gay furono mandati nei campi di lavoro governativi insieme a dissidenti politici. Sebbene l’omosessualità sia stata legalizzata a Cuba nel 1979, molti uomini e donne gay hanno affermato di subire ancora una discriminazione aperta.
Mariela Castro, figlia dell’ex presidente cubano Raul Castro, ha apertamente sostenuto, attraverso un centro finanziato dal governo, il miglioramento dei diritti di gay, lesbiche e transgender. Ma la spinta per una maggiore uguaglianza ha dovuto affrontare una dura opposizione sia dall’esterno che dall’interno del governo cubano.
Nel 2018, i legislatori cubani hanno abbandonato le disposizioni che avrebbero legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso tra i timori che un contraccolpo omofobo avrebbe ridotto l’affluenza alle urne per un referendum per l’approvazione di una nuova costituzione. L’anno successivo, la polizia cubana ha interrotto una parata pacifica per i diritti LGBTQ dicendo che i manifestanti non avevano il permesso di tenere la manifestazione.
In particolare, la crescente comunità evangelica cubana si era apertamente dichiarata contraria all’approvazione del codice di famiglia. Ma nelle settimane precedenti il referendum, il governo cubano ha fatto pressioni in tribunale a favore del nuovo codice di famiglia attraverso i media statali, sostenendo che il nuovo codice è la prova che la rivoluzione dell’isola, ormai vecchia di più di sei decenni, è in grado di adattarsi ai tempi.