AgenPress. Salvatore Martello, già sindaco di Lampedusa, è intervenuto nella trasmissione “Italia città aperta” condotta da Roberta Feliziani in onda su Cusano Italia Tv.
Ci vuole raccontare quest’isola che qualche giorno fa ha ospitato altri 2000 migranti?
“La situazione è stabile, non arrivano i migranti e non riusciamo a trasferirli perché non arrivano sull’isola. Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto sempre un aumento costante nell’isola ma non abbiamo dove mandarli. Non abbiamo hotspot sanitari. Avere un centro che possa ospitare 5000 persone, quando poi il limite si supera la situazione diventa invivibile. Non è più un hotspot che fa accoglienza. L’emergenza può essere considerata solo la situazione sull’isola di Lampedusa, molte volte viene dimenticata”
Voi continuate ad avere questa aggressione, nessuno colpevolizza i migranti, ma non è possibile gestire l’emergenza in questo modo – cioè non gestendola – con uno scarico di responsabilità. Vorrei un commento sugli appelli degli imprenditori del nord che dicono che non riescono a portare avanti le industrie senza i migranti.
“Sono cose che ormai vengono dette da 30 anni. È da 30 anni che andiamo avanti con uno scaricabarile da parte della politica. Significa che tutti hanno fallito sul piano della migrazione”
Di quale politica avremmo bisogno per far vivere gli isolani in maniera degna?
“Esiste un documento dell’Onu che non è mai stato discusso da parte della politica italiana, quando si parla di flussi si raccontano solo storielle per servire la politica del momento. Fin quando non ci sono corridoi regolari allora il tutto sarà sempre affidato agli scafisti, che poi non esistono”
Gli scafisti sono gli stessi migranti che vengono messi a guidare, è una presa in giro. Far vedere un inasprimento delle pene, ma verso chi? Chi è lo scafista?
“Tutto viene visto dal punto di vista della polizia, come quando si parlava del blocco navale o dei porti chiusi, e poi succedeva che i barchini entravano nel porto di Lampedusa. Quello delle migrazioni è un problema di slogan. Fondamentalmente l’unica cosa che avevamo su Lampedusa era il sistema dell’accoglienza che questo governo sta riuscendo a scassare”
L’ha confortata la dichiarazione di Salvini?
“Ogni volta che viene a Lampedusa fa dichiarazioni, prima delle elezioni nazionali disse: “Fatemi salire al governo e prometto che nemmeno un migrante arriverà a Lampedusa”. Queste sono sciocchezze ma poi alla fine ci si crede. Idem per il blocco navale, che non si può fare. Se arriva un barchino – sotto blocco navale – si dice che non può passare e siccome non possono passare basta che affondano e così li devi salvare. Se non li vuoi salvare gli devi sparare. Sfioriamo il ridicolo. La cosa drammatica è che non si parla mai delle persone”
Per quanto riguarda Pasqua, c’è stata una flessione oppure lo stesso afflusso di sempre, come meta di vacanza?
“E’ venuta alta Pasqua e abbiamo avuto poche persone, non c’entrano le migrazioni. Il problema vero è il sistema di sicurezza dell’isola. Se questo sistema si rompe esisteranno problemi con i cittadini”
Per quanto riguarda la gestione della sanità dei migranti?
“Vengono portati in pronto soccorso, quelli che stanno male, vengono trasferiti sulla terraferma. La sanità interviene quando sbarcano, è una visita visiva. Se io non ho il posto per sedermi e per mangiare e tutti stanno insieme nello stesso posto, allora esistono problemi. La Lamorgese aveva affittato 4 navi e si sono trasferiti direttamente nei porti siciliani o italiani. Fino a quando viaggiavano solo i ragazzi non accompagnati aveva un significato, ma adesso se su una nave che può ospitare 100 persone ne metti 400, diventa problematico”
Riguardo lo stato di emergenza degli anni Novanta: che differenza c’è tra allora e adesso?
“Prima c’erano anziché 1000 persone bloccate sull’isola, ce n’erano 6000. Poi è arrivato Berlusconi e ha fatto 20 punti di ricompensa nei confronti dei cittadini dell’isola, cosa che poi alla fine non ha portato a nulla. Se lei pensa che ancora abbiamo il finanziamento dell’impianto di depurazione con i fondi assegnati da Berlusconi 30 anni fa. Perché la Lamorgese non ha aspettato lo stato d’emergenza per prendere una nave? Dietro l’emergenza c’è un’altra emergenza e siccome vogliono accelerare la spesa allora si dichiara lo stato d’emergenza. Quando diceva Salvini che doveva intervenire l’Europa, mi chiedo l’Italia quale proposta abbia portato. Abbiamo una distinzione tra rifugiati e migranti economici. Non solo, tra i rifugiati c’è una discriminazione tra quelli che arrivano da nord e quelli che arrivano da sud. Perché, come è stato fatto – giustamente – per gli ucraini, non sono state fatte delle leggi per chi arriva dalle guerre del sud?”