AgenPress – “La riduzione dei rischi idrogeologici è un obiettivo chiave del piano italiano di ripresa e resilienza, particolarmente importante se si considerano la frequenza e i danni umani ed economici molto significativi dei disastri legati alle alluvioni che hanno colpito il Paese”. Lo spiega un portavoce della Commissione Ue soffermandosi sui progetti anti-dissesto nel Pnrr, dal valore di 6 miliardi, indicati dalla presidente Ursula von der Leyen.
“Il piano mobiliterà risorse per ripristinare edifici e infrastrutture danneggiate e cercherà di ridurre di almeno 1,5 milioni il numero di persone colpite dal rischio idrogeologico”.
“Il Pnrr italiano comprende un’ampia serie di riforme e investimenti che aiuteranno il Paese a prevenire disastri naturali come alluvioni e frane. Quando ciò non sarà possibile, queste riforme e investimenti consentiranno all’Italia di essere meglio preparata a mitigare gli effetti dei disastri, salvare vite umane e ricostruire rapidamente. L’Italia ha già messo in atto importanti riforme per raggiungere questo obiettivo”.
“L’Italia ha approvato leggi per armonizzare, mettere in comune e razionalizzare i flussi di informazioni e identificare meglio i rischi idrogeologici. Ha inoltre rafforzato e accelerato il coordinamento degli interventi tra i diversi livelli di governo, in modo che le persone e le organizzazioni competenti siano in grado di agire il più rapidamente ed efficacemente possibile quando necessario. Sono in programma anche investimenti trasformativi”, ricorda ancora il portavoce dell’esecutivo europeo.
“Oltre 6 miliardi di euro – viene sottolineato – saranno destinati all’Italia per rendere edifici, strade, ponti e viadotti nelle aree urbane più sicuri e resistenti ai rischi di inondazioni, frane e terremoti. Anche l’area circostante il fiume Po sarà messa in sicurezza, limitando l’eccessivo consumo di acqua e di suolo che ha aumentato il rischio idrogeologico della regione. Gli investimenti nella tecnologia satellitare consentiranno inoltre al Paese di monitorare ulteriormente dallo spazio il territorio, il mare e l’atmosfera, potenziando così le capacità di previsione e di allarme rapido”.