AgenPress. “Il diritto alla salute è prioritario per la vita dei cittadini. Urgenza e prospettiva si intrecciano. Ci sono risposte da dare subito perché i bisogni delle persone non consentono attese e rinvii”.
Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra illustrando oggi a Roma al Teatro Massimo il Documento programmatico Cisl per il rilancio della sanità pubblica, dei servizi socio-assistenziali, del sostegno alla non autosufficienza .
“37 mld sottratti alla salute pubblica dal 2010 al 2020, carenza di circa 150 mila infermieri e di oltre 20 mila medici, medicina territoriale mortificata, esternalizzazioni: è la fotografia di una sanità pubblica dimenticata e malata” ha sottolineato ancora Sbarra ribadendo la necessità di “rafforzare il sistema salute di questo Paese. Per migliorarne il volto e il funzionamento. Per garantire l’universalità e la qualità sanciti dall’articolo 32 della Costituzione”.
“Il settore della Sanità è talmente cruciale, – ha detto – talmente importante per la vita dei cittadini e l’intero assetto del Paese, che qui urgenza e prospettiva si intrecciano, si sovrappongono. Ci sono risposte da dare subito, perché i bisogni delle persone non consentono attese e rinvii” ha aggiunto ricordando che “la realtà della Sanità italiana è stata evidenziata chiaramente dall’emergenza Covid, quando si è capito che la pandemia stava avendo un effetto “rivelatore”. La fotografia – ha osservato il leader della Cisl – è quella di una Sanità pubblica dimenticata e malata: personale ridotto all’osso, mancato ricambio generazionale, incremento del precariato. Come stupirsi della “grande fuga” dal sistema Sanitario“. E ancora: ospedali obsoleti e insicuri, 100 mila posti letto che mancano, Pronto soccorso al collasso, il peggioramento disastroso di liste d’attesa ormai interminabili“.
“Quando sembrava essere diventato finalmente patrimonio acquisito il fatto che uno dei pilastri fondamentali su cui il nostro Paese deve poggiare è proprio un Servizio Sanitario Nazionale pubblico e universale, efficace ed efficiente. Dico “sembrava”, perché superata la fase dell’emergenza, quel “mai più” riferito ai continui risparmi e tagli sulla Sanità, si è fatto meno convinto, meno forte.
Per Luigi Sbarra “la Sanità non è e non può essere considerata un semplice costo. Ogni risorsa investita nel rafforzamento della Sanità è un investimento “ad alto rendimento” per il Paese. Non solo in termini di benessere e coesione sociale, ma anche di sviluppo e ripresa economica”.