AgenPress – “Roma è lieta di ospitare questo straordinario evento che il governo italiano presieduto da Giorgia Meloni e la Fao hanno organizzato insieme. Riteniamo fondamentale impegnarci su una questione che tocca la vita di miliardi di persone. La sicurezza alimentare rappresenta una priorità per il governo italiano”.
Così il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervento al summit della Fao a Roma. “Riteniamo che vada sostenuta l’azione delle Nazioni Unite nel mondo in un momento particolarmente delicato durante il quale c’è il rischio che milioni di persone possano non ricevere grano dalla Ucraina e ci auguriamo che alla fine si possa trovare un accordo per dare risposte a persone che non sono affatto coinvolte in una guerra ingiusta”.
“Noi siamo convinti che la lotta al cambiamento climatico, la ricerca scientifica, lo spazio, possano essere azioni determinanti per rendere più agevole la vita di miliardi di persone. Potersi nutrire e nutrirsi bene è un diritto di ogni essere umano. Troppi bambini ancora muoiono di fame, sembra incredibile, e i Paesi più ricchi hanno il dovere di tendere la mano a chi ha bisogno e l’Italia è in prima linea in questo punto di vista. Vogliamo essere protagonisti di queste giornate di lavoro”.
“Mi auguro che Mosca riveda la decisione che hanno preso sul grano. Impedire i rifornimenti all’Africa è un danno per milioni di persone che nulla hanno a che vedere con la guerra in Ucraina”.
“Mi auguro che la mediazione turca possa raggiungere l’obiettivo che si prefigge e l’appello che noi facciamo è che la Russia faccia marcia indietro. Se non facciamo arrivare grano e cereali in Africa mettiamo in difficoltà milioni di persone, rischiamo di dar vita a tensioni sociali e di incrementare i flussi migratori”.
“Sono quattro le priorità del governo italiano: il primo è l’equilibrio nella transizione. Noi vogliamo soluzioni pragmatiche e non ideologiche nella lotta contro il cambiamento climatico. Soluzioni che assicurino un equilibrio tra sostenibilità ambientale, sociale ed economica, perché la transizione ecologica è anche una transizione sociale. Soluzioni che nel processo coinvolgano agricoltori, imprenditori e lavoratori per sostenere la crescita dei posti di lavoro nel corso della transizione e devono essere frutto di un grande equilibrio, perché a volte obiettivi troppo ambiziosi non permettono di essere raggiunti”, ha detto ancora.
“Il secondo punto è lo spazio, un settore di grande importanza. Stiamo già lavorando con la presidenza emiratina della Cop28 e credo si possa fare moltissimo in questo settore che rappresenta il futuro, con un’industria pulita, non inquinante – ha aggiunto -. Il terzo punto sono le tecnologie: qui dobbiamo adottare tecnologie innovative per adattare l’agricoltura ai cambiamenti climatici ed ottenere prodotti agricoli più sicuri, tracciabili e resistenti. Il quarto punto è la meteorologia: anche qui lavoriamo con gli Emirati Arabi Uniti. Lavorare attraverso il servizio meteo per la lotta al cambiamento climatico può rappresentare una opportunità”.