AgenPress. Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
Sui protocolli anti-covid. “In questo momento non c’è un allarme covid. E’ vero che c’è qualche caso in più, ma gli immunologi dicono che era atteso. Va detto che rispetto agli anni scorsi è una salita minore e che i sintomi sono molto blandi. Naturalmente questo non vale per i pazienti fragili. Ci sono consigli di buonsenso che sicuramente sono stati dati in qualche realtà, se si possono evitare assembramenti si evitano, siamo tutti pronti: le mascherine e il gel ci sarebbero, ma al momento non ce n’è bisogno perché non vi è nessun allarme covid”.
Su Caivano. “Aree come Caivano sono caratterizzate da un particolare degrado urbano. E’ particolarmente importante anche l’estetica oltre che la funzionalità delle scuole. Se un ragazzino si abitua ad andare in scuole fatiscenti, sporche e degradate, questo non contribuisce ad aiutarlo. Inoltre il personale deve essere preparato e aggiornato. Il Pnrr prevede una specifica linea di finanziamento per aumentare soprattutto al sud l’offerta di asili nido e scuole dell’infanzia”.
In classe su 4 insegnante uno è supplente. “Stiamo parlando di docenti che non sono stati valutati adeguatamente. Se devo assumere un supplente, il sistema attuale prevede una scelta in graduatorie, nessuno va a vedere le competenze, l’attitudine, la motivazione nel fare questo lavoro. In Italia il meccanismo di assunzione basato sui concorsi centralizzati non ha mai dato una soluzione accettabile a questo problema. Anche io avevo docenti supplenti che cambiavano durante gli anni, sono 50 anni che c’è questo problema”.