AgenPress. Noi, leader dell’Unione europea, ci siamo riuniti a Granada per segnare l’inizio del processo volto a definire le priorità e gli indirizzi politici generali dell’Unione per gli anni a venire stabilendo una linea d’azione strategica che plasmi il nostro futuro comune a vantaggio di tutti.
Ribadiamo la promessa originaria del progetto europeo di garantire la pace, la stabilità e la prosperità per i nostri cittadini facendoci guidare dai nostri valori e principi, dai diritti fondamentali, dalla democrazia e dallo Stato di diritto.
L’agenda strategica concordata nel giugno 2019 ha guidato la nostra azione. La pandemia e la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina hanno messo alla prova la nostra resilienza, evidenziando la necessità, per l’Unione, di rafforzare la propria sovranità e portandoci ad adottare decisioni importanti per proteggere le nostre popolazioni e le nostre economie.
In seguito alla riunione di Versailles abbiamo agito con decisione. Sotto la minaccia del ricatto energetico, abbiamo significativamente ridotto le nostre dipendenze e diversificato le nostre fonti. Di fronte alle tensioni nelle catene di approvvigionamento e all’inasprimento della concorrenza internazionale, abbiamo rafforzato la nostra base economica. Determinati ad assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza e difesa e per prestare assistenza all’Ucraina, abbiamo potenziato le capacità dell’Europa. Continueremo a sostenere l’Ucraina e il suo popolo per tutto il tempo necessario. Abbiamo anche confermato che il futuro dei nostri aspiranti membri e dei loro cittadini è nell’Unione europea.
Occorre fare di più. Oggi, a Granada, abbiamo discusso delle priorità e delle azioni fondamentali necessarie per un’Europa forte, dinamica, competitiva e coesa in un mondo che cambia.
Sulla scorta della bussola strategica per la sicurezza e la difesa rafforzeremo la nostra prontezza alla difesa e investiremo nelle capacità sviluppando la nostra base tecnologica e industriale. Ci concentreremo altresì sulla mobilità militare, sulla resilienza nello spazio e sulla lotta contro le minacce informatiche e ibride e la manipolazione delle informazioni da parte di attori stranieri in tutta l’Unione. La guerra di aggressione russa ha inoltre evidenziato ulteriormente la forza delle relazioni transatlantiche.
Lavoreremo per la nostra resilienza e la nostra competitività mondiale a lungo termine, facendo sì che l’UE disponga di tutti gli strumenti necessari per conseguire una crescita sostenibile e inclusiva e un ruolo di leader globale in questo decennio cruciale. Affronteremo le vulnerabilità e rafforzeremo la nostra preparazione alle crisi, tanto più nel contesto dell’aggravarsi dei rischi climatici e ambientali e delle tensioni geopolitiche. Anticiperemo le possibili sfide e coglieremo le opportunità offerte alla nostra Unione dalle transizioni verde e digitale, al fine di garantire la sostenibilità del nostro modello economico, senza lasciare indietro nessuno. Ci concentreremo in particolare sull’efficienza energetica e delle risorse, sulla circolarità, sulla decarbonizzazione, sulla resilienza alle catastrofi naturali e sull’adattamento ai cambiamenti climatici.
Proseguiremo i nostri sforzi per costruire un mercato unico più coeso, orientato all’innovazione e interconnesso, preservando l’integrità, le quattro libertà, la dimensione sociale e l’apertura che lo contraddistinguono, garantendo condizioni di parità e riducendo gli oneri amministrativi segnatamente per le PMI. Assicureremo l’accesso all’energia a prezzi abbordabili, rafforzeremo la nostra sovranità energetica e ridurremo le dipendenze esterne in altri settori chiave nei quali l’UE deve sviluppare un livello sufficiente di capacità per garantire il suo benessere economico e sociale, quali le tecnologie digitali e a zero emissioni nette, i medicinali e le materie prime critici, nonché l’agricoltura sostenibile. Investiremo nella ricerca e nell’istruzione così come nelle competenze del futuro e affronteremo le sfide demografiche. Rafforzeremo la nostra posizione di potenza industriale, tecnologica e commerciale, prestando particolare attenzione ai settori ad elevato valore aggiunto nei quali disponiamo già di un vantaggio competitivo o possiamo porci all’avanguardia.
Intensificheremo il dialogo con i partner di tutte le regioni del mondo per proteggere e potenziare l’ordine internazionale basato su regole imperniato sulle Nazioni Unite, rendere il sistema multilaterale più equo ed evitarne l’ulteriore frammentazione. Mobiliteremo e svilupperemo i nostri strumenti di azione esterna. Oggi più che mai è importante cooperare per rafforzare e diversificare le nostre catene di approvvigionamento, per favorire gli accordi di partenariato, commerciali e di investimento, per promuovere lo sviluppo sostenibile al fine di conseguire i nostri obiettivi concordati in vista dell’azzeramento delle emissioni nette e per rafforzare la preparazione alle emergenze sanitarie. Questa azione richiede anche un rilancio del commercio globale, nell’ambito del quale l’OMC svolge un ruolo fondamentale.
L’allargamento rappresenta un investimento geostrategico nella pace, nella sicurezza, nella stabilità e nella prosperità. È un elemento trainante per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei cittadini europei e per la riduzione delle disparità tra paesi, e deve promuovere i valori su cui si fonda l’Unione. Nella prospettiva di un’Unione ulteriormente allargata, sia l’UE che i futuri Stati membri devono essere pronti. Gli aspiranti membri devono intensificare i loro sforzi di riforma, in particolare nel settore dello Stato di diritto, in linea con la natura meritocratica del processo di adesione e con l’assistenza dell’UE. Parallelamente, l’Unione deve intraprendere i lavori preparatori interni e le riforme necessari. Fisseremo le nostre ambizioni a lungo termine e stabiliremo le modalità per conseguirle. Affronteremo le questioni fondamentali connesse alle nostre priorità e politiche come pure alla nostra capacità di agire. Ciò renderà l’UE più forte e accrescerà la sovranità europea.