AgenPress – I leader mondiali dovrebbero restare al fianco dell’Ucraina, nonostante le ulteriori richieste di affrontare la guerra tra Israele e Hamas.
Così Andrii Yermak, capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, respinge con forza l’idea, espressa la settimana scorsa dal primo ministro italiano Georgia Meloni in un appello ai burloni russi , che molti sono stanchi della guerra in Ucraina. Venerdì l’Ucraina ha dovuto affrontare la più grande raffica di attacchi di droni da settimane contro infrastrutture critiche nel sud e nell’ovest del paese.
La Meloni ha detto nello scherzo telefonico – in cui pensava di parlare al presidente dell’Unione africana – che c’era “molta fatica… da tutte le parti” e che “tutti capiscono che abbiamo bisogno di una via d’uscita”.
“Anche se ci sono persone che avvertono questa stanchezza, sono sicuro che non vogliono svegliarsi domani in un mondo dove ci sarà meno libertà e meno sicurezza, e le conseguenze di ciò dureranno per decenni”. E ha suggerito alla Meloni di rispolverare la sua storia.
“Pensate per un momento, se la Gran Bretagna nel 1939 si fosse sentita stanca della Polonia, o se gli Stati Uniti… si fossero sentiti stanchi della Gran Bretagna, esisterebbe qualcosa come la Polonia oggi, la Gran Bretagna o l’Europa come la vediamo adesso? Non potevamo permetterci la fatica né allora né adesso. Ciò si ripeterà sicuramente se queste persone “stanche” smetteranno di sostenere l’Ucraina”, ha detto Yermak.
Yermak ha insistito sul fatto che l’Ucraina “non vivrà mai nella modalità del conflitto congelato” e ha avvertito che le lamentele per la “stanchezza della guerra” si ripercuoteranno sulle potenze occidentali tanto quanto sull’Ucraina, sostenendo che la narrazione è stata guidata da una spinta propagandistica russa volta a indebolire l’Ucraina. la determinazione degli alleati mentre la guerra tra Israele e Hamas distraeva l’attenzione nelle capitali globali.