Ue. I ministri dell’Economia hanno raggiunto l’intesa sul nuovo Patto di stabilità. Meloni: regole meno rigide

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AgenPress – “L’Ecofin ha trovato l’accordo sul nuovo quadro di governance economica che garantisce stabilità e crescita, con regole che sono equilibrate, realistiche e pronte per le sfide presenti e future”, ha annunciato la presidenza spagnola di turno del Consiglio Ue, parlando di “traguardo storico”.

 Il nuovo Patto entrerà in vigore nella primavera del 2024, “se le tappe finali per la sua approvazione si concluderanno positivamente”. Lo ha spiegato il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni. Per finalizzare l’intesa “non c’è tempo da perdere”, ha detto in conferenza stampa il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis.

Anche l’Italia ha concordato le nuove regole sul Patto di stabilità. Fonti europee hanno infatti spiegato che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, parlando di “spirito di compromesso”, si è detto favorevole alla proposta.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito il nuovo Patto “migliorativo” per l’Italia migliorativo rispetto alle condizioni del passato”. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha parlato positivamente del nuovo accordo: “Abbiamo sottoscritto un Patto sostenibile per l’Italia”.

Una nota di Palazzo Chigi ha reso nota la posizione della presidente del Consiglio italiana.

“Meloni considera importante che sia stato trovato tra i 27 Stati membri della Ue un compromesso di buonsenso per un accordo politico sul nuovo Patto di stabilità e crescita. Nonostante posizioni di partenza ed esigenze molto distanti tra gli Stati, il nuovo Patto risulta per l’Italia migliorativo rispetto alle condizioni del passato”. Sono “regole meno rigide e più realistiche di quelle attualmente in vigore, che scongiurano il rischio del ritorno automatico ai precedenti parametri, che sarebbero stati insostenibili per molti Stati membri”.

“Sebbene il nuovo Patto contempli dei meccanismi innovativi volti a tener conto degli effetti di eventi esterni e straordinari nel computo dei parametri numerici da rispettare, rimane il rammarico per la mancata automatica esclusione delle spese in investimenti strategici dall’equilibrio di deficit e debito da rispettare. Una battaglia che l’Italia intende comunque continuare a portare avanti in futuro”.

 

 

 

Anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha parlato, nel complesso, positivamente del nuovo Patto di stabilità. “Ci sono alcune cose positive e altre meno – ha commentato il titolare di via XX settembre -. L’Italia ha ottenuto però molto e soprattutto quello che sottoscriviamo è un accordo sostenibile per il nostro Paese volto da una parte a una realistica e graduale riduzione del debito mentre dall’altra guarda agli investimenti specialmente del Pnrr con spirito costruttivo”.

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