AgenPress – “Il delineato sistema delle garanzie, unitamente alla perimetrazione normativa dell’elemento psicologico, sembrerebbe rendere non necessaria la ulteriore proroga del cosiddetto ‘scudo erariale’ (finalizzato a escludere le condotte attive dall’ambito di applicazione della colpa grave), introdotto in via eccezionale nel periodo pandemico per porre un rimedio alla ‘paura della firma’”.
Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino, definendo “apprezzabili” le norme nel Codice dei contratti pubblici e nel decreto legislativo 149 del 2022, che prevedono “una più puntuale perimetrazione della colpa grave”.