AgenPress – “L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, terminata la predisposizione delle regole di contesto, è entrata nel vivo e già si registrano diverse segnalazioni di irregolarità; in particolare, si tratta di indebita percezione ovvero non corretto utilizzo dei fondi da parte dei soggetti attuatori, irregolarità nella percezione dei contributi sub specie di opere non conformi al progetto o di assai significativi ritardi nella loro attuazione.
“Nonostante l’ingente ammontare di risorse messe a disposizione, è stato registrato un modesto progresso nel loro utilizzo, nonostante sia stato constatato uno stadio sufficientemente avanzato nell’assegnazione delle medesime ai soggetti attuatori, pari a circa 142 miliardi, cioè a oltre il 70% delle risorse del Pnrr”, evidenzia la Procura generale della Corte dei Conti per la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. “Secondo i dati più recenti raccolti dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, basati sulle informazioni contenute nella piattaforma ReGIS al 26 novembre 2023- si ricorda nel documento – risultavano spesi 28,1 miliardi (circa il 14,7% del totale delle risorse europee del Pnrr), mentre restano da spendere 138,2 miliardi per conseguire tutti i target previsti”. Le condotte illecite in questo settore vanno dall’indebita percezione delle risorse da parte dei soggetti attuatori alla realizzazione di opere non conformi ai progetti, si evidenzia nel documento, che elenca le fattispecie, collegate all’attuazione dei progetti Pnrr, su cui le Procure regionali della Corte hanno al momento in corso istruttorie. “I danni derivanti” da queste fattispecie illecite in istruttoria, si precisa, “devono ancora essere esattamente quantificati e non ammontano solo a circa euro 1.800.000,00 (cifra risultante dalla somma degli importi sopra indicati), ma saranno di importo notevolmente maggiore”.