AgenPress – “La norma che ha introdotto lo scudo erariale, già al vaglio della Consulta perché sospettata di incostituzionalità, era stata adottata nel 2020, durante la pandemia. Una sua ulteriore proroga sarebbe contraddittoria e ingiustificata, in quanto, nonostante la fine del periodo di emergenza, avrebbe l’effetto di stabilizzare l’esclusione della perseguibilità delle condotte commissive gravemente colpose, esponendo il Paese al grave rischio di spreco di denaro pubblico, di gestioni opache di commesse pubbliche e di diffusione del malaffare”.
Lo scrive in una nota l’Associazione magistrati della Corte dei conti manifestando contrarietà alla nuova proroga dello scudo erariale approvata con un emendamento al dl Milleproroghe.
“Il Paese non ha bisogno di un ulteriore prolungamento di norme temporanee ed emergenziali, peraltro già più volte prorogate, ma di una riforma seria della responsabilità amministrativa nel pieno rispetto dei principi costituzionali ed eurounitari. L’Associazione magistrati della Corte dei conti è pronta ad un confronto immediato nell’interesse comune di tutte le parti coinvolte ma soprattutto dei cittadini”, conclude la nota. La questione era stata sollevata ieri anche dal presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.