AgenPress – “L’autonomia differenziata non penalizza il sud, lo calpesta e lo offende. Meloni deve chiedere scusa perché questi fondi erano destinati in primo luogo al Sud, e gli accordi di coesione andavano fatti innanzitutto con le regioni del sud invece che con tutte le regioni del nord. Se pensa che la dignità del Sud sia in vendita si sbaglia la manifestazione di oggi serve a ricordare a Giorgia Meloni e a tutti che la dignità del sud non è in vendita quindi chiede scusa scusa perché sta bloccando risorse essenziali per creare lavoro”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, arrivando in piazza a Roma alla manifestazione con sindaci del sud contro la riforma sull’autonomia differenziata.
“L’autonomia differenziata è una legge truffa. Se si consente alle regioni del nord di fare contratti integrativi nella sanità con 3000 euro in più al mese per i medici noi siamo morti. Noi siamo pronti a competere ma ad armi pari”.
“L’Italia è una e indivisibile; siamo diventati una patria quando i giovani del meridione sono andati a morire nel Carso. Agli amici e ai concittadini del Nord vogliamo dire questo, che l’autonomia differenziata non serve a nessuno”.
“Hanno deciso di fare una Zes unica per tutto il Mezzogiorno, e poi hanno portato tutte le decisioni a Roma. Chi fa questo io lo chiamo imbecille, o no? Qual è la malizia di questi giovanotti? Che l’imprenditore vada a Roma a genuflettersi. Questo è il peggio del clientelismo. Si vergogni Meloni, non io”.
”Siamo qui – aveva detto – per bloccare il racconto infame per il quale al nord c’è la virtù e al sud ci sono i miserabili e i cialtroni. Questa storia deve finire. Noi siamo qui a difesa della dignità del sud e dobbiamo fare un’operazione verità, spiegare che al sud oggi arrivano meno risorse: il 25 per cento in meno di spesa sanitaria, meno posti letto, meno medici; questa storia deve finire. Noi riteniamo di non togliere neanche un euro alle regioni del Nord. Le regioni sviluppate sono la ricchezza dell’Italia e dobbiamo sostenerle, ma la spesa aggiuntiva va indirizzata al Sud. L’autonomia differenziata non aiuta a recuperare il divario tra Nord e Sud, significa spaccare l’Italia in due e tradire l’unità del Paese. Noi siamo contro questo contro-Risorgimento. E la testa su questo non la piegheremo mai”.