AgenPress – “Voglio dirvi una cosa dal popolo ucraino. L’Ucraina è ferita, ma non conquistata! L’Ucraina è esausta, ma resiste e resisterà! Credetemi, a nessuno viene mai in mente di arrendersi. Anche dove si trova oggi si combatte: ascoltate la nostra gente a Kherson, Zaporozhye, Odessa, Kharkov, Sumy”.
Il capo dell’Ugcc (Chiesa Cattolica Ucraina) Sua Beatitudine Svyatoslav, a New York, dopo le parole di Papa Francesco sulla “bandiera bianca”, ha affermato che in Ucraina non viene mai in mente a nessuno di arrendersi.
Perché sappiamo che se l’Ucraina, Dio non voglia, fosse conquistata almeno in parte, il confine della morte si allargherebbe. Avete visto tutti il filmato spaventoso di Bucha. Questa era solo un’introduzione. Loro [i russi] volevano tanto inondare tutta Kiev di sangue. Se non fosse stato per il coraggio dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze e per lo strano potere di Dio che aleggiava su Kiev in quel momento, probabilmente non sarei venuto da voi oggi.”
A tutti coloro che guardano con scetticismo alla capacità di resistenza dell’Ucraina, Sua Beatitudine Svyatoslav ha rivolto le seguenti parole: “Venite in Ucraina e vedrete! Chi di voi non crede nella vittoria dell’Ucraina si confessi! Perché questo significa che abbiamo poca fiducia nel Dio vivente presente nel corpo del popolo ucraino”.
“Il Papa usa il termine “bandiera bianca” e in risposta usa l’immagine proposta dall’intervistatore per denotare la cessazione delle ostilità, una tregua raggiunta grazie al coraggio dei negoziati. Altrove nell’intervista si parla di un diverso situazione di conflitto, ma riferendosi a qualsiasi situazione di guerra, il Papa ha affermato chiaramente: “I negoziati non sono mai capitolazione”.
Nell’intervista in questione, l’intervistatore Lorenzo Buccella chiede al Papa: “In Ucraina c’è chi chiede il coraggio di arrendersi, di esporre bandiera bianca. Ma altri dicono che questo legittima i più forti. Lei cosa ne pensa?”. ”
E Francesco risponde: “Questa è un’interpretazione. Ma credo che il più forte sia chi vede la situazione, chi pensa alla gente, chi ha il coraggio della bandiera bianca di negoziare. E oggi è possibile negoziare con l’aiuto delle forze internazionali. La parola “negoziazione” è questa è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno bene, devi avere il coraggio di negoziare. Ti vergogni, ma quanti morti ci saranno fine? Negoziare per tempo, cercare qualche Paese per mediare. Oggi, per esempio, “nella guerra in Ucraina, ci sono molti che vogliono fare da mediatori. La Turchia, si è offerta per questo. E altri. Non fatelo”. esitate a negoziare prima che le cose peggiorino.”