Dossieraggio. Sotto sorveglianza Raffaele Cantone. “Non è una censura”, dice il pg Sottani

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AgenPress –  Raffaele Cantone – titolare dell’ufficio che indaga su Pasquale Striano – finisce nel mirino del procuratore generale del capoluogo umbro, Sergio Sottani. La procura ha infatti “attivato le proprie funzioni di sorveglianza sull’attività dei magistrati requirenti del distretto al fine di acquisire ogni elemento utile per consentire, eventualmente, agli organi istituzionalmente competenti, di far piena luce sui fatti circostanziatamente segnalati”, si legge nel comunicato stampa diramato ieri. La decisione è stata presa da Sottani dopo che “sono comparsi sugli organi di informazione degli articoli in cui si riporta il contenuto di interlocuzioni che sarebbero state intrattenute, all’interno della Procura della Repubblica di Perugia, tra un funzionario di cancelleria, sottoposto a procedimento penale per accesso abusivo a sistema informatico, ed alcuni magistrati dello stesso ufficio perugino”.

“Acquisirò informazioni e, se opportuno, sottoporrò la vicenda al Csm” ha aggiunto Sottani. negando che si tratti di un attrito all’interno di Magistratura democratica. “Non è così. La mia attività – è anche a tutela della procura. Era doveroso comunicare che vigilerò perché le informazioni sull’indagine siano tracciabili, cioè veicolate con comunicati, conferenze stampa, audizioni”. Sottani ha spiegato quindi che l’obiettivo dell’iniziativa è stato di “dare un segnale di tranquillità alla procura, il cui lavoro è stato oggetto di polemiche esterne. Per far vedere quindi che c’è un organo che controlla”.

 

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