Mosca. Margelletti: ci sarà una stretta repressiva di Putin. Attentato forse organizzato dai servizi russi per avviare giro di vite

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AgenPress – “Le ipotesi sono diverse ed è ancora troppo presto per capire, ma una cosa è certa  per Putin è il pretesto di un ulteriore giro di vite repressivo”.

Così al Messaggero il presidente del Centro Studi Internazionali Andrea Margelletti.

“Una cosa posso provare a prevedere  quando scopriranno il covo di chi ha attaccato, e di sicuro lo scopriranno, ci sarà uno scontro a fuoco, moriranno tutti e non ci saranno più testimoni”.

“Non esistono poteri inattaccabili.  Non dobbiamo confondere la forza repressiva di un leader con la capacità di controllare al cento per cento un paese. Un potere del genere non esiste e non lo ha mai avuto nessuno. Ci sono i gruppi jihadisti di cui nessuno parla più. Ma invece esistono e restano attivi. Poi ci sono gruppi che possiamo situare addirittura alla destra di Putin, che non è l’opposizione a favore dell’Ucraina”.

“Poi c’è un’ulteriore ipotesi – dice ancora – forse suggestiva ma che non possiamo aprioristicamente scartare. Che si tratti di un attentato sotto falsa bandiera. Organizzato dai servizi russi per consentire al leader russo di poter avviare un ulteriore giro di vite repressivo nei confronti della popolazione”.

Rispetto invece all’ipotesi di gruppi ultranazionalisti, sarebbero “quelli che avrebbero voluto l’impiego massiccio di armi atomiche sull’Ucraina, o il bombardamento a tappeto di Kiev. Quelli che vorrebbero che l’operazione in Ucraina passasse da militare a punitiva”.

 

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