AgenPress – “Al Consiglio europeo della scorsa settimana abbiamo ascoltato alcune ottime idee di Enrico Letta sul nostro mercato unico. Oggi voglio esaminare quattro dei fattori fondamentali che determinano i costi, i prezzi e la produttività in Europa. Vorrei iniziare con la finanza. Da quando siamo entrati in carica, quasi cinque anni fa, abbiamo scatenato un’ondata senza precedenti di investimenti pubblici in settori strategici. Prendiamo l’energia e la tecnologia pulita”.
Lo ha detto Ursula von der Leyen intervenendo alla Plenaria del Pe. “Stiamo investendo 400 miliardi di euro da NextGenerationEU e abbiamo approvato oltre 550 miliardi di euro di sostegno pubblico nazionale per investimenti in tecnologie pulite ed energia. Questo è stato cruciale. Ma certamente gli investimenti pubblici non bastano. È giunto il momento per una soluzione sistemica che mobiliti l’immenso capitale privato dell’Europa. E una parte essenziale di questa soluzione è il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali.
470 miliardi di euro: questo è l’investimento privato aggiuntivo che potremmo raccogliere ogni anno se completassimo l’Unione dei mercati dei capitali. La CMU è stata lanciata quasi dieci anni fa. E dall’inizio del mandato abbiamo compiuto progressi su molti dei suoi elementi. Ad esempio, abbiamo reso più semplice per le aziende di tutta Europa, in particolare le PMI, quotarsi sui mercati dei capitali. Ma ci siamo trovati di fronte a una situazione di stallo anche in seno al Consiglio su molti aspetti cruciali dell’Unione dei mercati dei capitali. È quindi più che positivo che l’ultimo Consiglio europeo segni finalmente una svolta. Ora abbiamo un mandato chiaro per andare avanti su tre questioni vitali. Il primo è: armonizzare le norme nazionali su temi come l’insolvenza. Ciò darà agli investitori la prevedibilità di cui hanno bisogno. Il secondo è: progetteremo e creeremo prodotti di risparmio transfrontalieri per gli investitori al dettaglio. E la terza è: la Commissione ha il compito di rafforzare la supervisione a livello europeo dei più importanti attori del mercato. Quindi la strada da seguire è chiara. Se vogliamo finanziare la nuova rivoluzione industriale dei nostri tempi, dobbiamo mobilitare il capitale privato europeo. E ora è il momento di trasformare la volontà politica in azione”.