AgenPress – A seguito all'”atterraggio duro” di emergenza dell’elicottero del presidente iraniano Ebrahim Raisi in condizioni di nebbia nell’Iran nordoccidentale, vari rabbini israeliani hanno reagito pubblicamente con osservazioni che suggeriscono un intervento divino, riflettendo visioni spirituali e conflittuali profondamente radicate.
Il rabbino Meir Abutbul di Chabad a Bat Yam si è riferito duramente a Raisi come “il boia di Teheran” e lo ha condannato in un post su Facebook per il suo antagonismo nei confronti di Israele e del popolo ebraico.
“Questo cane voleva impiccare gli ebrei, così Dio lo ha disperso al vento in un incidente in elicottero, lui e tutto il suo equipaggio che odiava Israele”, ha scritto Abutbul, suggerendo che l’incidente fosse una forma di punizione divina.
Allo stesso modo, il rabbino Nir Ben Artzi, noto per la sua attenzione alla Kabbalah, collegò l’evento al dispiacere divino. Nel suo post su Facebook, Ben Artzi ha avvertito: “Abbi pietà di te stesso, Dio ha detto basta, lo hai fatto arrabbiare”, indicando che l’incidente è stato il risultato di una punizione spirituale per le azioni intraprese da Raisi e dalla sua amministrazione.
In aggiunta a queste voci, anche il rabbino Yitzchak Batzri ha condiviso i suoi pensieri sui social media, paragonando Raisi al cattivo biblico Haman.
“Haman il malvagio è rimasto ferito in un incidente in elicottero”, ha scritto Batzri su Facebook, riferendosi al rapporto dell’agenzia di stampa iraniana Tasnim sull’incidente nella regione dell’Azerbaigian orientale.
Ha concluso il suo post con un versetto biblico: “Ringraziate il Signore perché è buono, perché la sua misericordia dura in eterno”, e ha esteso una benedizione per la settimana, invitando i suoi seguaci a commentare e impegnarsi in ulteriori discussioni.
Queste affermazioni si inseriscono sullo sfondo delle controverse osservazioni di Raisi riguardo a Israele e all’Olocausto.
Raisi ha già acceso l’indignazione internazionale chiedendo ulteriori indagini sull’Olocausto e lanciando minacce contro Israele, compresa la sua affermazione che l’unica soluzione al conflitto palestinese sarebbe uno Stato “dal fiume al mare” e accusando Israele di azioni che hanno “linee rosse attraversate.”