AgenPress. Si celebra domani, 20 giugno, la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dalle Nazioni Unite per riconoscere la forza e la perseveranza di milioni di persone costrette a fuggire nel mondo a causa di guerre, violenza, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Alla vigilia di questa importante giornata, UNHCR ribadisce che serve la forza dell’inclusione per rispondere a una crisi globale che vede oggi 120 milioni di persone in fuga da conflitti e persecuzioni. Ed è proprio l’efficacia e la sostenibilità dell’inclusione come una delle principali soluzioni alle migrazioni forzate, il tema dell’evento di celebrazione della Giornata, in programma oggi alle 16.30 presso il Campus Luiss di Viale Pola 12 a Roma.
L’evento vedrà la partecipazione di persone rifugiate, rappresentanti delle istituzioni, esponenti del settore privato e della società civile. Al discorso di apertura di S. Em. Cardinale Matteo Maria Zuppi (Presidente della CEI), seguirà una tavola rotonda moderata dal Direttore RAI per la Sostenibilità ESG Roberto Natale sul tema della condivisione delle responsabilità nel trovare soluzioni durevoli che permettano ai rifugiati non solo di accedere all’asilo, ma anche di costruire un futuro migliore per sé e per le comunità che li accolgono.
PREMIO WELCOME A 220 AZIENDE, AVVIATI 11.700 PERCORSI LAVORATIVI CON RIFUGIATI
Nel corso dell’evento si svolgerà inoltre la cerimonia conclusiva della sesta edizione del programma Welcome. Working for refugee integration (Comunicato Stampa Progetto Welcome) nella quale saranno premiate 220 aziende che nel 2023 si sono distinte per aver facilitato l’inclusione dei rifugiati. Grazie al programma Welcome, dal 2017 ad oggi sono stati attivati 34 mila percorsi professionali che coinvolgono persone rifugiate, dei quali 11.700 soltanto nell’ultima edizione. In chiusura, il monologo Fuggi la Terra e le Onde dell’attore e testimonial UNHCR Lino Guanciale.
120 MILIONI DI PERSONE IN FUGA DA VIOLENZE NEL MONDO, CIFRA RECORD
Il nuovo rapporto Global Trends dell’UNHCR, Agenzia Onu per i Rifugiati, certifica che il numero delle persone in fuga nel mondo sono quest’anno 120 milioni, nuova cifra record e diretta conseguenza del mancato mantenimento della pace e dell’assenza di sicurezza in tantissimi paesi. Nonostante una narrativa dai toni spesso emergenziali e che tende a sovrastimare la portata reale dei flussi verso l’Italia e l’Europa, il 75% dei rifugiati viene accolto nei Paesi a basso e medio reddito. Lo scorso anno, sono state poco meno di 160 mila le persone sbarcate sulle coste italiane.
11 CITTA’ ITALIANE ILLUMINANO I MONUMENTI PER LA GIORNATA DEL RIFUGIATO
L’evento La forza dell’Inclusione di oggi fa parte della campagna di solidarietà #WithRefugees, per un mondo dove tutti i rifugiati sono benvenuti. Solidarietà significa lavorare insieme per un mondo che accoglie le persone rifugiate e valorizza i loro punti di forza e le loro conquiste. Soprattutto, la solidarietà con le persone costrette a fuggire consiste nel trovare soluzioni affinché possano ricostruirsi un futuro in dignità e rimuovere gli ostacoli all’inclusione nella vita sociale, economica e politica. Inoltre, nell’ambito della campagna #WithRefugees , 11 città italiane illumineranno i loro monumenti. L’iniziativa, nata nel 2017 e diventata ormai un appuntamento fisso in Italia e nota a livello internazionale, vede la partecipazione delle città di Agrigento, Ancona, Bari, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino, Trieste, Verona e Udine.
STUDIO IPSOS-UNHCR:OLTRE 7 ITALIANI SU 10 FAVOREVOLI AD ACCOGLIENZA RIFUGIATI
Un altro incoraggiante segno di speranza e solidarietà arriva da un’indagine condotta da Ipsos insieme a UNHCR in 52 Paesi, tra i quali l’Italia, sulla percezione nei confronti dei rifugiati. Lo studio rivela che globalmente il 73% delle persone intervistate concorda sul fatto che le persone in fuga da conflitti e persecuzioni dovrebbero essere accolte in altri Paesi, compreso il proprio, un dato che sale al 75% prendendo in considerazione il nostro Paese, che si attesta quindi sopra la media rispetto alla volontà di accogliere. Il 51% tra gli intervistati sostiene che “la maggior parte dei rifugiati che arrivano nel mio Paese si integreranno con successo nella loro nuova società”, in Italia il dato scende di poco al 49%. In generale, dallo studio emerge che il quadro della percezione dei rifugiati è complesso, con significative differenze di opinione a seconda della domanda e della località in cui si trovano gli intervistati.