AgenPress. L’ex presidente della Camera dei Deputati, Irene Pivetti, è stata condannata a quattro anni di carcere per evasione fiscale. La sentenza è stata emessa oggi dal Tribunale di Milano, al termine di un processo che ha visto l’ex deputata della Lega coinvolta in un’indagine complessa e di lunga durata.
L’accusa principale rivolta alla Pivetti riguarda un articolato sistema di false fatturazioni, utilizzato per ridurre in modo illecito il carico fiscale della società di cui era titolare. In particolare, secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’ex presidente della Camera avrebbe partecipato attivamente alla creazione di un meccanismo fraudolento che ha permesso di nascondere al fisco italiano diversi milioni di euro.
La condanna odierna rappresenta l’epilogo di un lungo iter giudiziario che ha messo in luce una serie di operazioni finanziarie irregolari legate alle attività imprenditoriali della Pivetti. Durante il processo, la difesa ha cercato di dimostrare che la Pivetti non fosse direttamente responsabile delle pratiche illecite contestate, ma il tribunale ha ritenuto le prove presentate dall’accusa sufficienti per emettere una condanna.
Oltre alla pena detentiva, la sentenza prevede anche sanzioni pecuniarie, inclusa la confisca di beni accumulati grazie alle attività illecite e il pagamento di ingenti somme come risarcimento per i danni arrecati all’erario.
Questo verdetto segna un punto fermo in una vicenda che ha sollevato non solo questioni legali, ma anche dibattiti etici e politici, considerando il passato ruolo istituzionale della Pivetti e il suo profilo pubblico.
L’ex presidente della Camera ha annunciato che ricorrerà in appello, dichiarando di voler fare piena chiarezza sulla vicenda e contestando la sentenza. Tuttavia, la condanna segna un duro colpo alla sua reputazione e al suo percorso politico e imprenditoriale.