Per arginare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, la Fondazione OMRI ha istituito un Comitato Consultivo presieduto dal sociologo Maurizio Fiasco. Attraverso progetti educativi e giornate seminariali, come quella organizzata con la Prefettura di Massa, il Comitato promuove la prevenzione e sensibilizzazione tra i giovani
AgenPress. La Fondazione Insigniti OMRI è impegnata da tempo nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico, riconoscendo quanto sia critico il coinvolgimento dei giovani in questo fenomeno, che spesso sfocia in situazioni di dipendenza e vulnerabilità economica.
Grazie al Comitato Consultivo per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico, presieduto dal sociologo Maurizio Fiasco, la Fondazione ha avviato numerose iniziative per sensibilizzare e formare sul tema, come il recente seminario organizzato il 25 ottobre con la Prefettura di Massa.
L’allarme lanciato oggi dalla cronaca romana, che riporta l’incremento drammatico del gioco tra i minori, mette in luce un’emergenza che richiede interventi coordinati e un impegno collettivo, sia istituzionale che sociale.
I dati riportati da Caritas e Federconsumatori evidenziano come il fenomeno sia sempre più diffuso, alimentato dall’accessibilità alle piattaforme online e dal fascino del gioco fisico, con molti ragazzi che passano facilmente dalle scommesse sportive al bingo e ai gratta e vinci. La pericolosità di queste pratiche non risiede solo nel rischio di dipendenza ma anche nelle conseguenze economiche devastanti, che spesso culminano nell’usura.
La Fondazione, con i suoi progetti e il supporto dei comitati consultivi territoriali, è impegnata a contenere questo fenomeno con deriva patologica, collaborando con istituzioni e associazioni per offrire percorsi di prevenzione e sensibilizzazione. Un intervento mirato ai giovani, alle famiglie e alle comunità è essenziale per ridurre le povertà educative e fornire alternative di crescita positive, rendendo più forti i valori della legalità, della responsabilità sociale e della salute collettiva.