Grillo replica a Conte: “da francescani a gesuiti”. Passaggio del M5S dai puri agli ipocriti

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AgenPress – Grillo non si è fatto vedere alla kermesse, come in molti si aspettavano. Ha rotto il silenzio solo con una frase («Da francescani a gesuiti») sul suo stato WhatsApp di Beppe Grillo. Un post arrivato mentre si stava chiudendo l’Assemblea. La frase si accompagna a una foto che ritrae la reliquia del santo nella chiesa di San Francesco a Ripa a Roma. Il “legame” fra le origini del M5s e Francesco è indicato anche dal compleanno del Movimento, che è stato fondato il 4 ottobre, lo stesso giorno di nascita del Santo di Assisi. La frase di Grillo “da francescani a gesuiti” sta quindi a indicare un giudizio sulla trasformazione del Movimento che, secondo il garante, si sarebbe allontanato dalla spinta originale, di umiltà e attenzione agli ultimi. E’ stato effettuato il passaggio del M5S dai puri agli ipocriti.

 “Da francescani a gesuiti”, è la frase criptica scritta accanto al ritratto di una reliquia di San Francesco. L’esegesi è presto fatta tra i militanti presenti all’Eur. L’analogia è con la forza dirompente dei francescani, che Grillo identifica come il M5s delle origini. Ormai abbandonato nella virata verso una Movimento gesuitico, e “quindi partito dell’establishment”, riflette qualcuno. Un passaggio definitivo, che Grillo fotografa con rabbia e delusione, dopo aver più volte rivendicato “l’estinzione” del M5s. La platea, però, accoglie l’annuncio dell’eliminazione del suo ruolo con un applauso. Tra gli stand della kermesse, i big grillini non si vedono. Mancano Virginia Raggi e Danilo Toninelli. Qualche contestatore nella prima giornata, ma nulla di più. E il silenzio sui social, di chi aveva tentato di delegittimare la Costituente con ogni mezzo, lascia intendere che una contromossa potrebbe essere al vaglio del fondatore e del suo inner circle. Anche se altri quesiti approvati dall’Assemblea lasciano Grillo con le armi spuntate.

Gli iscritti cancellano anche la facoltà del garante di richiedere una ripetizione delle votazioni. Strumento che, per alcuni, Grillo avrebbe potuto usare per inceppare la macchina della Costituente. L’Assemblea vara anche il quesito che prevede una rivoluzione nella composizione e nella nomina del Comitato di Garanzia e del Collegio dei Probiviri, dove qualche grillino resta. Ma che potrebbero essere azzerati e rinominati dopo le modifiche statutarie, e quindi senza l’influenza del garante. “Questo è solo l’inizio”, commentano da Campo Marzio. Lasciando intendere che il lavoro di revisione dello statuto sarà lungo e con molti scogli da affrontare. Guardando all’interno, il presidente ora può anche proporre la modifica del simbolo, mentre dalla Costituente arriva la strutturazione del M5s come partito, con la giovanile e il tesseramento. Con la vittoria in tasca, Conte saluta la comunità: “io non mollo fino a quando vorrete voi”.

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