AgenPress. Mentre da ieri sembra intensificarsi un movimento diplomatico verso la firma di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, con fonti e rapporti che parlano di un’imminente firma di un accordo, informazioni confuse e contrastanti non permettono di presentare un quadro chiaro sugli eventuali sviluppi.
Alcune fonti affermano che è solo questione di tempo per la firma di un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e del rilascio degli ostaggi, aggiungendo addirittura che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu era già al Cairo per partecipare ai colloqui per concludere tale accordo.
Ma l’ufficio del primo ministro israeliano ha dichiarato in un comunicato che Netanyahu si è recato oggi con il ministro della Difesa israeliano Israel Katz sul Monte Hermon, vicino al confine del Golan per un incontro sulla sicurezza.
I media egiziani hanno negato che Netanyahu si sia recato al Cairo e che le notizie secondo cui Netanyahu era in viaggio per il Cairo non sono vere.
La televisione libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che l’Egitto ha invitato il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas a recarsi urgentemente al Cairo.
In mezzo a queste informazioni contrastanti, il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha detto oggi in un’intervista a Fox News che i funzionari statunitensi ritengono che le parti si stiano avvicinando al raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco.
“Crediamo – e gli israeliani lo hanno affermato – che ci stiamo avvicinando, e non ci sono dubbi, ma siamo anche cauti nel nostro ottimismo” – ha sottolineato Kirby -.
Hamas ha annunciato questo pomeriggio che un cessate il fuoco e un accordo per il rilascio degli ostaggi sono possibili se Israele “smetterà di porre nuove condizioni”. Il movimento islamico palestinese ha sottolineato che i colloqui in Qatar su una tregua nella Striscia di Gaza sono stati “seri e positivi”, all’indomani dell’arrivo a Doha di una delegazione israeliana per incontrare i mediatori.