AgenPress – L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu conferma che Israele ha ricevuto ufficialmente la lista degli ostaggi il cui rilascio è previsto per oggi.
L’ufficio del primo ministro afferma che l’apparato di sicurezza sta attualmente “verificando i dettagli”.
Gal Hirsch, responsabile del governo per il rientro degli ostaggi, ha iniziato ad aggiornare le famiglie delle tre donne ostaggiate, la cui restituzione in Israele è prevista per oggi, afferma l’Ufficio del Primo Ministro.
L’accordo di cessate il fuoco avrebbe dovuto entrare in vigore alle 8:30 ora locale (1:30 ET). Ma il portavoce dell’IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha dichiarato in una dichiarazione davanti alle telecamere in quel momento che, in base alla direttiva del primo ministro Benjamin Netanyahu , il cessate il fuoco non sarebbe entrato in vigore “finché Hamas non rispetta i suoi impegni”.
“L’IDF continua le sue operazioni all’interno dell’area di Gaza in questo momento, finché Hamas non aderirà all’accordo e con tutto ciò che ne consegue”, ha affermato, mentre l’IDF ha poi affermato in una dichiarazione di aver colpito obiettivi nel nord e nel centro di Gaza.
In precedenza, l’ufficio di Netanyahu aveva avvertito che il cessate il fuoco non sarebbe iniziato finché Israele non avesse avuto la lista dei primi ostaggi da liberare. Hamas ha affermato in una dichiarazione domenica mattina di essere ancora impegnato nella tregua e ha detto che il ritardo era dovuto a “ragioni tecniche sul campo”. Non si è dilungato ulteriormente.
Nella prima fase del piano, 33 ostaggi saranno rilasciati in cambio di 1.904 prigionieri e detenuti palestinesi. Si prevede che almeno due americani, Sagui Dekel-Chen e Keith Siegel , saranno tra i primi a essere liberati, con il collega con doppia nazionalità Edan Alexander che seguirà nella seconda fase del cessate il fuoco.
Secondo il governo israeliano, domenica saranno rilasciate tre donne ostaggio. Per ogni ostaggio rilasciato, saranno liberati 30 prigionieri palestinesi, 50 se l’ostaggio è un soldato.
Si prevede che circa 740 prigionieri palestinesi e 1.167 palestinesi detenuti a Gaza dall’inizio della guerra saranno rilasciati in cambio di ostaggi, tra cui si prevede che ci saranno anche dei bambini.