AgenPress – L’Organizzazione Mondiale della Sanità è un carrozzone controllato da un privato, Bill Gates, usa un terzo del bilancio per stipendi del personale e durante la pandemia ha gestito la comunicazione in modo schizofrenico e non compatibile con il coordinamento del contrasto a fenomeni così complessi.
La Lega con queste motivazioni ha presentato un disegno di legge affinché l’Italia esca dall’Oms, presentato dal senatore Claudio Borghi e dal deputato Alberto Bagnai, in una conferenza assieme al professor Roy De Vita, primario di chirurgia plastica e ricostruttiva all’Istituto nazionale dei tumori Regina Elena di Roma.
“Interroghiamoci sul senso di continuare ad adottare modelli di cooperazione che manifestano evidenti limiti e su una governance multilaterale che in alcune circostanze si qualifica come sportello unico del lobbista”, ha detto Bagnai.
Di fronte a “organismi sovranazionali che hanno preso eccesso di potere, dal nostro punto di vista bisogna recuperare sovranità”, ha chiarito Borghi, rimarcando che i “100 milioni” con cui contribuisce l’Italia “potrebbero essere meglio allocati”, e che “lo stipendio medio all’Oms è vicino a 150mila euro esentasse, e i dipendenti hanno immunità totale: in certi casi si parla di abusi in Africa, documentati e silenziati”.
De Vita ha indicato la Fondazione Gates “al secondo posto dei finanziatori” dell’Oms, e “al quarto la Gavi Alliance, l’alleanza per il vaccino, fondata da Bill Gates: il maggior azionista dell’Oms è un privato. Costa una barca di soldi, è gestita in modo terrificante, non è utile tenerla in piedi”.