Anno giudiziario. Magistrati lasciano l’aula mentre parla Nordio. “Sbaglia chi pensa che voglia umiliarli”

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AgenPress –  “Il dissenso è il sale della democrazia e ringrazio i magistrati per aver espresso il loro dissenso in maniera composta. Ma pensare che un ex magistrato come me, che ha servito lo Stato per oltre 30 anni, possa avere l’obiettivo di umiliare la magistratura è ingiusto”. Così il Guardasigilli Carlo Nordio nel corso dell’intervento svolto a Napoli in apertura dell’anno giudiziario commenta la protesta messa in scena dai magistrati che hanno abbandonato il Salone dei Busti di Castel Capuano appena il ministro ha preso la parola.  I magistrati hanno indossato la toga e una coccarda tricolore, tra le mani un pieghevole con i principi fondamentali della Costituzione.

“È’ doloroso che qualcuno possa pensare che questa riforma costituzionale sia punitiva per la magistratura. Tutte le opinioni sono benvenute, tutte le manifestazioni di dissenso. Però che si possa pensare che un ministro che a 30 anni è entrato in magistratura ed è stato per tre anni alla guida dell’inchiesta contro le Brigate Rosse, tutta la colonna veneta, e ha assistito alla morte di alcuni dei suoi colleghi, che un ex magistrato quale sono possa avere come obiettivo l’umiliazione della magistratura, lo trovo  particolarmente improprio”.

“La riforma per la separazione delle carriere non mette in discussione l’indipendenza del pubblico ministero. È scritto a chiarissime lettere nella riforma costituzionale. Perché  si deve leggere nella riforma quello che nella riforma non c’è? E anche qui mi permetto un riferimento personale. Per 40 anni ho sempre fatto il pm proprio per essere libero e indipendente. Nessuno vorrebbe un pubblico ministero sottoposto al potere esecutivo. Non io. È scritto nella Costituzione e non avverrà mai”.

 

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