AgenPress. Donald Trump ha imposto, in un decreto presidenziale, dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico e un ulteriore 10% sui dazi esistenti sui prodotti cinesi.
L’imposizione dei dazi entrerà in vigore a partire da martedì 4 febbraio.
Washington sostiene che il provvedimento mira a far pressione sui governi dei tre Paesi affinché adottino misure drastiche per limitare il traffico di fentanyl verso gli Stati Uniti.
In un post sulla piattaforma Truth Social Trump spiega che, in base all’International Emergency Economic Powers Act del 1977, il presidente degli Stati Uniti può introdurre norme sulle transazioni commerciali in caso di emergenza nazionale.
In questo caso, si tratta “della grande minaccia rappresentata dai migranti irregolari e dalle droghe mortali che stanno uccidendo i nostri concittadini. “Dobbiamo proteggere gli americani ed è mio dovere, in quanto Presidente, proteggere la sicurezza di tutti”.
Secondo Trump la Cina esporta in Messico sostanze attive che consentono ai cartelli messicani di produrre fentanil, il quale viene poi trafficato negli Stati Uniti. Critica inoltre il Messico e il Canada per non aver controllato efficacemente i flussi migratori verso gli Stati Uniti.
I dazi annunciati sono necessari per chiedere conto a Cina, Messico e Canada delle loro promesse di fermare il flusso di droga verso gli Stati Uniti.
Per quanto riguarda specificamente il Messico, la Casa Bianca sottolinea che i dazi rimarranno in vigore finché il governo del Paese non collaborerà con gli Stati Uniti nella lotta al traffico di droga. I cartelli messicani “sono i principali trafficanti di fentanyl“, metanfetamina e altre droghe in tutto il mondo.