AgenPress. Il Papa manda i suoi “pensieri” dal Policlinico Gemelli “dove – scrive – come sapete mi trovo da diversi giorni”. Esattamente dal 14 febbraio, quando era stato ricoverato per quella che inizialmente si valutava come bronchite e che poi si è rivelata una polmonite bilaterale. Dopo tante notizie sulla salute del suo corpo e gli effetti della terapia, nel testo diffuso oggi Jorge Mario Bergoglio offre ‘notizie’ anche sulla sua anima, ovvero sui sentimenti e le sensazioni che lo accompagnano in questo tempo di malattia.
Anzitutto per il Papa è forte il senso di gratitudine, in primo luogo verso quanti lo assistono da ormai diciassette giorni: medici e operatori sanitari “che ringrazio per l’attenzione con cui si prendono cura di me”. Francesco afferma poi di vivere questo momento come “una benedizione” data dall’affidamento a Dio e dalla condivisione della sofferenza con tanta gente provata.
Avverto nel cuore la “benedizione” che si nasconde dentro la fragilità, perché proprio in questi momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore; allo stesso tempo, ringrazio Dio perché mi dà l’opportunità di condividere nel corpo e nello spirito la condizione di tanti ammalati e sofferenti.
“Grazie a tutti!”, scrive il Papa. “Anch’io prego per voi”, assicura ai fedeli, “e prego soprattutto per la pace”, in particolare in quelle zone tante volte definite martoriate.
Da qui la guerra appare ancora più assurda. Preghiamo per la martoriata Ucraina, per Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu.