Conclusioni del Consiglio europeo sulla difesa europea

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. 1. Ricordando la Dichiarazione di Versailles del marzo 2022 e la Bussola strategica per la sicurezza e la difesa, il Consiglio europeo sottolinea che l’Europa deve diventare più sovrana, più responsabile della propria difesa e meglio equipaggiata per agire e affrontare autonomamente le sfide e le minacce immediate e future con un approccio a 360°. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e le sue ripercussioni sulla sicurezza europea e globale in un contesto in evoluzione costituiscono una sfida esistenziale per l’Unione europea.

2. In questo contesto, l’Unione europea accelererà la mobilitazione degli strumenti e dei finanziamenti necessari per rafforzare la sicurezza dell’Unione europea e la protezione dei nostri cittadini. Nel fare ciò, l’Unione rafforzerà la sua prontezza di difesa complessiva, ridurrà le sue dipendenze strategiche, affronterà le sue lacune critiche in termini di capacità e rafforzerà di conseguenza la base tecnologica e industriale della difesa europea in tutta l’Unione, in modo che sia in grado di fornire meglio le attrezzature nelle quantità e al ritmo accelerato necessari. Ciò contribuirà anche a rafforzare la competitività industriale e tecnologica europea.

3. Sulla base delle sue precedenti conclusioni e in linea con le rispettive competenze conferite dai trattati, e alla luce della recente lettera del Presidente della Commissione, il Consiglio europeo sottolinea la necessità di continuare ad aumentare sostanzialmente la spesa per la sicurezza e la difesa dell’Europa e:

a) accoglie con favore l’intenzione della Commissione di raccomandare al Consiglio l’attivazione, in modo coordinato, della clausola di salvaguardia nazionale prevista dal Patto di stabilità e crescita come misura immediata e invita la Commissione a valutare ulteriori misure, tenendo conto del parere del Consiglio, garantendo nel contempo la sostenibilità del debito, per agevolare una spesa significativa per la difesa a livello nazionale in tutti gli Stati membri;

b) invita la Commissione a proporre fonti di finanziamento aggiuntive per la difesa a livello dell’UE, anche mediante ulteriori possibilità e incentivi offerti a tutti gli Stati membri, sulla base dei principi di obiettività, non discriminazione e parità di trattamento degli Stati membri, nell’uso delle loro attuali dotazioni nell’ambito dei pertinenti programmi di finanziamento dell’UE, e a presentare rapidamente proposte pertinenti;

c) prende atto dell’intenzione della Commissione di presentare una proposta per un nuovo strumento dell’UE volto a fornire agli Stati membri prestiti garantiti dal bilancio dell’UE fino a 150 miliardi di EUR e invita il Consiglio a esaminare tale proposta con urgenza;

d) accoglie con favore la recente lettera del Presidente del Gruppo Banca europea per gli investimenti e i piani ivi contenuti per intensificare il suo sostegno all’industria europea della sicurezza e della difesa, salvaguardandone nel contempo le operazioni e la capacità di finanziamento, e invita il Consiglio dei governatori della Banca europea per gli investimenti (BEI) a continuare ad adattare con urgenza le pratiche della BEI in materia di prestiti all’industria della difesa, in particolare rivalutando l’elenco delle attività escluse e aumentando il volume dei finanziamenti disponibili nel settore della sicurezza e della difesa;

e) sottolinea l’importanza di mobilitare finanziamenti privati ​​per l’industria della difesa e invita la Commissione a prendere in considerazione misure in tal senso, anche segnalando agli investitori privati ​​l’importanza dell’industria della difesa per l’Europa nel suo complesso;

f) individua il seguente primo elenco di settori prioritari di intervento a livello dell’UE nel campo delle capacità, tenendo conto degli insegnamenti tratti dalla guerra in Ucraina, conformemente al lavoro già svolto nel quadro dell’Agenzia europea per la difesa e in piena coerenza con la NATO: difesa aerea e missilistica; sistemi di artiglieria, comprese le capacità di attacco di precisione in profondità; missili e munizioni; droni e sistemi anti-droni; abilitatori strategici, anche in relazione alla protezione dello spazio e delle infrastrutture critiche; mobilità militare; cyber; intelligenza artificiale e guerra elettronica;

g) sottolinea che la difesa di tutte le frontiere terrestri, aeree e marittime dell’UE contribuisce alla sicurezza dell’Europa nel suo complesso, in particolare per quanto riguarda la frontiera orientale dell’UE, considerando le minacce poste dalla Russia e dalla Bielorussia;

h) sottolinea inoltre, considerando le minacce alle altre frontiere dell’UE, l’importanza della loro difesa;

i) sottolinea l’importanza di un’aggregazione più sistematica della domanda, di un’armonizzazione dei requisiti e di appalti congiunti allo scopo di ridurre i costi complessivi, garantire la standardizzazione e l’interoperabilità e offrire all’industria europea, comprese le PMI e le imprese a media capitalizzazione, una maggiore prevedibilità, nonché contribuire al buon funzionamento del mercato per l’industria della difesa che mobiliterebbe meglio gli investimenti privati ​​e pubblici e garantirebbe l’accesso transfrontaliero alle catene di approvvigionamento della difesa;

j) invita l’Agenzia europea per la difesa, insieme all’Alto rappresentante, alla Commissione e agli Stati membri, a riesaminare rapidamente le procedure appropriate a tal fine;

k) invita i colegislatori a concludere quanto prima i negoziati sul programma per l’industria europea della difesa (EDIP);

l) sottolinea l’importanza di continuare a sostenere la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo attraverso il Fondo europeo per la difesa;

m) invita la Commissione e i colegislatori a portare avanti rapidamente i lavori sulla semplificazione del quadro giuridico e amministrativo, in particolare per gli appalti pubblici, la cooperazione industriale, i requisiti di autorizzazione e rendicontazione, al fine di affrontare tutti gli ostacoli e le strozzature che impediscono un rapido sviluppo dell’industria della difesa, anche per le PMI e le mid-cap. In tale contesto, il Consiglio europeo invita la Commissione a dare priorità a un omnibus di semplificazione specifico per la difesa.

4. Il Consiglio europeo ricorda inoltre che un’Unione europea più forte e più capace nel campo della sicurezza e della difesa contribuirà positivamente alla sicurezza globale e transatlantica ed è complementare alla NATO, che rimane, per gli Stati che ne sono membri, il fondamento della loro difesa collettiva. Invita gli Stati membri che sono anche alleati della NATO a coordinarsi prima del vertice NATO di giugno 2025. Il Consiglio europeo sottolinea l’importanza di collaborare con partner non UE che condividono gli stessi ideali.

5. Quanto precede non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tiene conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri, conformemente ai trattati.

6. Il Consiglio europeo attende con interesse il Libro bianco sul futuro della difesa europea, compresi ulteriori elementi e opzioni in esso contenuti, volti a incrementare in modo sostanziale i finanziamenti per la difesa europea e a rafforzare la base tecnologica e industriale della difesa europea.

7. Il Consiglio europeo tornerà sulla questione nelle riunioni di marzo e giugno.

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -