AgenPress. Il Consiglio europeo ha avuto uno scambio di opinioni con Volodymyr Zelenskyy, Presidente dell’Ucraina.
2. L’Unione europea ha sostenuto fin dall’inizio l’Ucraina nell’esercizio del suo intrinseco diritto all’autodifesa contro la guerra di aggressione su vasta scala della Russia, e continuerà a sostenere l’Ucraina e il suo popolo. Il Consiglio europeo ribadisce il suo continuo e incrollabile sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale.
3. La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha implicazioni più ampie per la sicurezza europea e internazionale. Fin dall’inizio della guerra, l’Unione europea e i suoi Stati membri, insieme ai loro partner e alleati, hanno sottolineato la necessità di porvi fine attraverso una pace globale, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Il Consiglio europeo accoglie con favore tutti gli sforzi volti a raggiungere tale pace.
4. In vista del nuovo slancio dei negoziati che dovrebbe condurre a una pace così globale, giusta e duratura, il Consiglio europeo sottolinea l’importanza dei seguenti principi:
a) non possono esserci negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina;
b) non possono esserci negoziati che incidano sulla sicurezza europea senza il coinvolgimento dell’Europa. La sicurezza dell’Ucraina, dell’Europa, transatlantica e globale sono interconnesse;
c) qualsiasi tregua o cessate il fuoco può aver luogo solo come parte del processo che porta a un accordo di pace globale;
d) qualsiasi accordo del genere deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina che contribuiscano a scoraggiare future aggressioni russe;
e) la pace deve rispettare l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina.
5. Per raggiungere la “pace attraverso la forza” è necessario che l’Ucraina si trovi nella posizione più forte possibile, con le sue solide capacità militari e di difesa come componente essenziale. Ciò vale prima, durante e dopo i negoziati per porre fine alla guerra. A tal fine, l’Unione europea rimane impegnata, in coordinamento con partner e alleati che la pensano allo stesso modo, a fornire un maggiore supporto politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico all’Ucraina e al suo popolo, e ad aumentare la pressione sulla Russia, anche attraverso ulteriori sanzioni e rafforzando l’applicazione delle misure esistenti, al fine di indebolire la sua capacità di continuare a condurre la sua guerra di aggressione.
6. L’Unione europea continuerà a fornire all’Ucraina un sostegno finanziario regolare e prevedibile. Nel 2025, fornirà all’Ucraina 30,6 miliardi di euro, con esborsi previsti dall’Ukraine Facility pari a 12,5 miliardi di euro e 18,1 miliardi di euro nell’ambito dell’iniziativa G7 ERA rimborsati dai profitti inattesi derivanti dagli asset russi immobilizzati. Il Consiglio europeo invita la Commissione ad adottare rapidamente tutte le misure necessarie per anticipare i finanziamenti nell’ambito degli strumenti di cui sopra. Esorta inoltre la Commissione e gli Stati membri a utilizzare tutte le opzioni nell’ambito dell’Ukraine Facility per aumentare il sostegno finanziario all’Ucraina.
7. Il Consiglio europeo ha esaminato il lavoro svolto sulla fornitura di supporto militare all’Ucraina. Oltre ai fondi già impegnati per l’Ucraina per quest’anno, accoglie con favore la disponibilità degli Stati membri a intensificare urgentemente gli sforzi per affrontare le urgenti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina, in particolare la fornitura di sistemi di difesa aerea, munizioni e missili, la fornitura della formazione e delle attrezzature necessarie per le brigate ucraine e altre esigenze che l’Ucraina potrebbe avere. Sottolinea a tale riguardo l’importante ruolo della missione di assistenza militare dell’Unione europea a sostegno dell’Ucraina (EUMAM Ucraina). Il Consiglio europeo invita il Consiglio a far progredire rapidamente i lavori sulle iniziative, in particolare quella dell’Alto rappresentante, per coordinare un maggiore supporto militare dell’UE all’Ucraina, inclusa la componente delle esigenze militari dell’iniziativa G7 ERA.
8. Un’Ucraina in grado di difendersi efficacemente è parte integrante di qualsiasi futura garanzia di sicurezza. In questo contesto, l’Unione europea e gli Stati membri si impegnano a contribuire alla formazione e all’equipaggiamento delle Forze armate ucraine e a intensificare il lavoro per sostenere e sviluppare ulteriormente l’industria della difesa ucraina e approfondire la sua cooperazione con l’industria della difesa europea.
9. Alla luce dei negoziati per una pace globale, giusta e duratura, l’Unione europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire ulteriormente alle garanzie di sicurezza basate sulle rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale, anche esplorando il possibile utilizzo di strumenti di politica di sicurezza e difesa comune (PSDC). Le garanzie di sicurezza dovrebbero essere intraprese insieme all’Ucraina, nonché con partner che condividono gli stessi ideali e con la NATO.
10. Il Consiglio europeo ricorda che tutto il sostegno militare nonché le garanzie di sicurezza per l’Ucraina saranno forniti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri.
11. Il Consiglio europeo sottolinea il diritto intrinseco dell’Ucraina di scegliere il proprio destino, sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. L’Unione europea intensificherà il sostegno agli sforzi di riforma dell’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’UE.
12. Il Consiglio europeo invita la Commissione, la Slovacchia e l’Ucraina a intensificare gli sforzi per trovare soluzioni praticabili alla questione del transito del gas, tenendo conto nel contempo delle preoccupazioni sollevate dalla Slovacchia.
13. Il Consiglio europeo tornerà sulla questione nella prossima riunione.