Damiano (ex ministro) “Occupazione è in crescita, ma siamo ultimi in Europa”

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Governi di sinistra hanno contribuito a programmare perdita potere d’acquisto dei cittadini


AgenPress. “È vero che l’occupazione è in crescita e il tasso di occupazione è alto, ma se analizziamo i dati ufficiali scopriamo anche altro. Ossia che l’occupazione è in aumento dalla fine della pandemia per tutti i paesi europei, e l’Italia è il paese che sta facendo peggio. Tutti accelerano più di noi, anche la Spagna ci ha superato nella classifica dei paesi più occupati: in questo periodo hanno creato il doppio dei nostri posti di lavoro”.

Così ai microfoni di Radio Cusano l’ex ministro del lavoro Cesare Damiano intervenuto nel corso della trasmissione ‘Battitori Liberi’, condotta da Gianluca Fabi e Savino Balzano, in merito alla condizione lavorativa nel nostro paese.

E ha aggiunto ” L’anomalia rilevata dal CNEL è che in Italia aumentano più i posti di lavoro che il PIL- spiega Damiano- ciò vuol dire che diminuiscono le ore lavorate e di conseguenza il lavoratore perde potere d’acquisto. Dal 2008 è occorso uno spostamento strutturale di lavoratori da settori sicuri come quello manifatturiero, a settori con contratti scadenti e saltuari come quello dei servizi.

Quindi è vero che l’occupazione aumenta, ma in modo malato. Infatti la nostra occupazione femminile e soprattutto giovanile sono le peggiori in Europa”. Damiano si sofferma quindi sulle ragioni di questo impoverimento del lavoro “Parte della colpa è sicuramente del neoliberismo che in questi anni è stato foraggiato dagli stati, che io ho sempre combattuto in quanto il capitalismo senza freni ha portato a un impoverimento del ceto medio. Prima un operaio era annoverabile nel ceto medio- precisa- e riusciva a mantenere da solo 4 persone, oggi è sceso nel campo della proletarizzazione. Ci lamentiamo che i nostri giovani scappano all’estero, ma in Germania il tasso di occupazione giovanile è il doppio rispetto al nostro. Li vengono pagati tre volte quanto verrebbero pagati qui da noi, e con contratti sicuri: a nessuno piace farsi sfruttare”.

L’ex ministro termina quindi con una riflessione ” sono stati i governi a determinare questa situazione- sottolinea Damiano- compresi quelli di centrosinistra. Io sono antiliberista, ma una parte della sinistra mondiale si è spostata verso quelle politiche. Ricordo che durante il governo Renzi ero presidente della commissione lavoro per il Jobs Act, e proposi di inserire la clausola di reintegra per i licenziamenti illegittimi. Questa venne negata, e ora la Corte Costituzionale ha dichiarato quella legge illegittima. Mi sembra evidente che si sta programmando la perdita del potere d’acquisto dei cittadini e questo è imputabile solo ai governi, compresi quelli di sinistra” ha concluso Cesare Damiano.

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