AgenPress. Una potente esplosione ha scosso questa mattina, attorno alle 8:15–8:20, un distributore di carburante (benzina, diesel e GPL) in via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino/Centocelle. Il boato è stato percepito fino ai quartieri più distanti, causando allarme tra i residenti, che hanno raccontato di aver temuto un terremoto o un attentato.
L’incidente sarebbe iniziato con una perdita di gas – probabilmente durante la fase di scarico del GPL – segnalata poco prima dagli addetti, che hanno chiamato i vigili del fuoco Poco dopo è scoppiata una violenta deflagrazione, che ha coinvolto anche la cisterna del distributore, paragonata a “un’esplosione da bomba” dagli stessi pompieri.
Ad ora si contano circa 40 feriti, di cui molti soccorritori (vigili del fuoco, poliziotti, operatori del 118) oltre a passanti e residenti. Fortunatamente nessuno è in pericolo di vita, sebbene alcuni presentino ustioni e contusioni – cinque persone sono state ricoverate in ospedale.
La forte esplosione ha rotto vetri, danneggiato facciate e danneggiato edifici circostanti. Detriti hanno raggiunto un centro sportivo vicino (campi da tennis e piscina), che fortunatamente era vuoto nel momento dell’esplosione. Inoltre è stata chiusa la metro C alla fermata Teano.
Sul luogo sono intervenuti in forze vigili del fuoco, ambulanze e polizia. Il sindaco Roberto Gualtieri e la Protezione Civile hanno invitato i residenti a restare in casa e chiudere infissi per evitare esposizioni a fumi e sostanze nocive.
L’inchiesta è stata avviata dalla Procura di Roma, con le verifiche della struttura e impianto già avviate dai Vigili del Fuoco.
Il Papa (Leo XIV) ha scritto su X: «Prego per le persone coinvolte… continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente».
L’incendio è in via di spegnimento e le aree circostanti rimangono sotto controllo della Protezione Civile e delle forze dell’ordine. L’analisi dei danni strutturali e la messa in sicurezza delle aree è in corso. L’inchiesta punta ad accertare responsabilità tecniche o omissioni nella manutenzione dell’impianto.