AgenPress. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato pubblicamente definito “russofobo” dal ministero degli Esteri russo dopo alcune sue dichiarazioni:
Il 5 febbraio 2025, durante un intervento all’università di Marsiglia, Mattarella ha paragonato l’invasione russa dell’Ucraina al progetto del Terzo Reich in Europa, sottolineando il rischio di guerre di aggressione simili a quelle del XX secolo.
La portavoce russa Maria Zakharova ha definito quegli accostamenti “invenzioni blasfeme” e ha espresso sdegno, minacciando “conseguenze”.
Successivamente, Mattarella ha avvertito che la Russia stava progressivamente erodendo il “tabù nucleare”, affermando che Mosca promuoveva una narrativa che propone l’uso dell’arma atomica come strumento di conflitto. Anche questo ha provocato forti reazioni ufficiali da parte di Mosca.
Nell”elenco dei “russofobi” ci sono anche le dichiarazioni del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del presidente francese Emmanuel Macron, tre del segretario generale della Nato Mark Rutte e ben sette dell’Alto commissario per la politica estera della Ue, Kaja Kallas.
In risposta, hacker filorussi del gruppo “NoName57” hanno attaccato diversi siti istituzionali italiani, citando proprio le frasi di Mattarella, definendo il presidente italiano un «russofobo» nella loro rivendicazione.
Il termine “russofobo” è largamente impiegato da Mosca come strumento retorico-politico per delegittimare critici dell’azione russa in Ucraina.